Confine

I cinque milioni per Campione non ci sono più

Il contributo a favore dell'enclave 'bocciato' dal presidente della Repubblica. A Sergio Mattarella i dipendenti del Comune hanno chiesto un incontro

(foto Ti-Press)
30 gennaio 2019
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Nuova doccia gelata per il Comune di Campione d'Italia. Nell'ambito del Decreto Semplificazioni 2019, fra i sessantadue emendamenti considerati inammissibili a seguito di un intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, c'è anche quello che prevedeva un contributo di poco inferiore ai 5 milioni di euro, che il commissario prefettizio Giorgio Zanzi, era intenzionato a destinare al pagamento dei debiti dei fornitori, compresi i ticinesi, e a versare un acconto ai dipendenti comunali che dallo scorso mese di marzo non ricevono lo stipendio. Contributo che era previsto anche per i prossimi due anni.

E ora? ''Diventa sempre più difficile - risponde l'ex prefetto di Varese -. Il governo dovrebbe riuscire a trovare altre strade''. Nel frattempo, ieri i 91 dipendenti del Comune di Campione d'Italia rimasti in servizio hanno inviato una lunga lettera al Capo dello Stato italiano con la richiesta di un incontro. Nella missiva è sottolineata ''la drammatica e ormai insostenibile situazione venutasi a creare per i lavoratori alle dipendenze dell'Amministrazione''. Ciò a seguito del fallimento del Casinò e dissesto finanziario del Comune causati da ''una politica locale miope e dissennata nella gestione degli equilibri economici-finanziari del Comune e della Casa da Gioco''.

Considerato che ''non sembrano profilarsi all'orizzonte quegli strumenti indispensabili e necessari per stabilire condizioni di equilibrio economico: la voragine debitoria e lo stato di continuo dissesto continuano a produrre, senza discontinuità rispetto al passato recente e con effetti devastanti per la collettività, mancate erogazioni di servizi, se non addirittura eliminare degli stessi, impossibilità di far fronte alle più banali spese di sopravvivenza''. La lettera sollecita l'interessamento del Capo dello Stato ''nella speranza che sia ascoltato questo grido di aiuto e possa essere accolta la nostra richiesta di incontro, nell'esclusivo interesse della Comunità campionese, affinché si accelerino i processi per tornare a garantire i servizi e restituire dignità e senso di appartenenza a tante famiglie sull'orlo della disperazione''.

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