Frana a Cannero, strada chiusa fino a sabato

''Sicuramente rimarrà chiusa sino a sabato. Ne sapremo di più domani sera quando i rocciatori probabilmente avranno terminato il disgaggio iniziato nel primo pomeriggio di oggi per la messa in sicurezza della parete dalla quale si è staccata questa nuova frana''. Dice Giandomenico Albertella, sindaco di Cannobio, dopo l'ennesima frana precipitata attorno alle 10 di stamane sulla martoriata statale 34 'del Lago Maggiore, all'altezza dei Castelli di Cannero Riviera, a pochi chilometri dal confine con il Canton Ticino. L'area è la stessa in cui il 18 marzo dello scorso anno una grandinata di grossi massi aveva causato la morte di un 68enne motociclista ticinese.

La nuova frana, conseguenza delle precipitazioni degli ultimi giorni, casomai fosse necessario ha confermato che per la sicurezza di coloro che quotidianamente percorrono la litoranea occidentale del Verbano, è urgente porre mano a robusti lavori, che dopo un lungo tiramolla sono nella fase della progettazione. I grossi massi, precipitati sulla statale, caduti da una altezza di 20 metri, hanno spazzato via la rete che, posata dall'Anas con chiodature, non ha trattenuto la frana. Per superare l'eventualità che possano ripetersi fatti analoghi, il progetto di messa in sicurezza della statale 34 del Lago Maggiore prevede la costruzione di una delle quattro gallerie artificiali. Ma ciò non potrà avvenire prima del 2020.

Ancora una volta sono i frontalieri a pagare il costo più salato. Chiusa la litoranea occidentale del Verbano, l'alternativa è rappresentata dalla provinciale 76 della Cannobina. Ciò significa allungare il tragitto di una trentina di chilometri, lungo una strada che impone di viaggiare a velocità moderata. Insomma, tra andata e ritorno il tempo di percorrenza da casa-lavoro-casa si traduce in  due ore in più. L'altra alternativa è rappresentata dal collegamento via lago.