Confine

Ticino e Valtellina sono più vicini

Domani alle 16 a Morbegno apre la variante sulla statale 38. In 3 anni e mezzo realizzati cinque viadotti e due gallerie

28 ottobre 2018
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Ticino e Valtellina da domani, 29 ottobre, saranno più vicini. A Morbegno, alle 16, apre l'attesa variante sulla Statale 38. In tre anni e mezzo sono state realizzate due gallerie e cinque viadotti che consentono di superare il fiume Adda e, soprattutto, gli abitati di Cosio Valtellina, Morbegno e Talamona, prima di riprendere la strada provinciale. Percorrere la variante significherà risparmiare venti minuti, considerato che sarà saltato uno dei nodi storici della viabilità valtellinese, come ben sanno tutti coloro, ticinesi compresi, che frequentano Valtellina, Valmalenco, Bormio, Livigno e Valfurfa.

Oggi la variante è stata inaugurata con una camminata-biciclettata. La nuova strada, considerata propedeutica all'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2016, rappresenta soprattutto una boccata d'ossigeno per i paesi della bassa Valtellina, che non saranno più assediati dal traffico e soffocati dai gas di scarico. La variante di Morbegno che consiste della prosecuzione del primo lotto che va dal Trivio di Fuentes a Cosio Valtellina è lunga 9'655 chilometri: si sviluppa per 700 metri a quattro corsie e per i rimanenti 8'929 chilometri a due corsie. Le due gallerie sono lunghe complessivamente 5'051 metri.

È stata  realizzata anche una corsia di accelerazione che permette a chi arriva da Sondrio e dalle località turistiche come Bormio e Livigno, di entrare direttamente in galleria. Tutta la tangenziale, realizzata da Anas – quasi venti chilometri  Trivio di Fuentes a  Tartaro – come detto consentirà di risparmiare almeno venti minuti di auto in condizioni di traffico regolare. Da valutare il tempo che si risparmierà nel fine settimana quando la statale 38 viene presa d'assalto dai turisti.  Il completamento della tangenziale scioglie un nodo nevralgico della viabilità non solo da Milano alla Valtellina, ma anche verso il nord Europa. Un'opera che permette di aumentare la sicurezza stradale, aiutare il turismo, la mobilità e le attività produttive. Una tangenziale fortemente voluta dalla Valtellina. Lo dimostra il fatto che dei 280 milioni di euro spesi, ben  60 milioni sono stati stanziati dal territorio.

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