Confine

Furti alle slot machine, in quattro restano al fresco

Tra di loro anche un 31enne luganese. Incastrati dalle immagini di videosorveglianza, che mostrano aggressioni ai danni dei gestori delle sale

Ti-Press
19 ottobre 2018
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Restano in carcere quattro dei cinque giovani presunti rapinatori, fra cui un 31enne ticinese residente a Lugano, accusati di aver messo a segno nell'arco di una settimana quattro assalti ai danni di altrettanti gestori di sale slot del Varesotto. Nei loro confronti il giudice delle indagini preliminari Alessandro Chionna del Tribunale di Busto Arsizio ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare e lunedì mattina procederà con l'interrogatorio di garanzia. Il giovane di Lugano era uscito una decina di giorni fa dal carcere ticinese, dove aveva scontato una condanna per droga.

Il quinto ragazzo, un ventenne di un paese delle valli, è stato scarcerato ''poichè non ha mai partecipato a nessuno dei fatti che gli venivano contestati". ''Non sapevo che volessero compiere una rapina'', ha affermato nel corso dell'interrogatorio il 20enne, fermato all'una di notte assieme agli altri quattro fuori della sala slot di Cavaria, dove erano appostati i carabinieri di Varese. Inoltre, per le altre tre rapine, aveva un alibi e non figura nei filmati registrati dalla videosorveglianza dei locali presi di mira.

La posizione dei presunti rapinatori sembra destinata ad aggravarsi. Nelle immagini si vendono infatti le aggressioni e i pestaggi ai gestori delle sale slot. Nel caso della rapina di Marchirolo i video mostrano il gestore con un sacchetto di plastica in testa e rinchiuso a chiave in un locale, dove è rimasto ore prima di riuscire a lanciare l'allarme. 

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