Confine

Inchiesta paratie Como, chiesti in tutto 40 anni di carcere

Alla sbarra gli ex sindaci Lucini e Bruni con alcuni dirigenti del Comune per presunte irregolarità nella gestione del cantiere

17 ottobre 2018
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Al termine di una lunghissima requisitoria - 12 ore nel corso di due udienze - terminata stasera in Tribunale a Como, il pm Pasquale Addesso ha formulato richieste di condanne pesanti, soprattutto nei confronti di tre dirigenti comunali e dei due ex sindaci Mario Lucini e Stefano Bruni nell'ambito del maxi processo per presunte irregolarità nella gestione del cantiere delle paratie. Si tratta di una storia infinita che va avanti da una dozzina d'anni e che sino ad ora ha fatto spendere oltre 32 milioni di euro rispetto ai 9 preventivati. Stasera sono stati chiesti 9 anni e mezzo di carcere per l'ex responsabile del settore reti e 7 e 6 anni per gli ex dirigenti dell'ufficio tecnico comunale. Tre anni per ciascuno i due ex sindaci. Complessivamente per i 12 imputati l'accusa ha chiesto condanne per 40 anni di carcere.  Richieste choc che nessuno si attendeva. Anche il legale di parte civile del Comune è andato giù pesante: ha chiesto risarcimenti nell'ordine di 125mila euro alla Saicam, l'impresa edile veneziana che ha realizzato i lavori fermi da quattro anni e una provvisionale di 50mila euro a Bruni, Lucini e gli altri tre dipendenti del Comune, nonché 30mila euro a quattro altro imputati. Per le difese smontare l'accusa non si presenta agevole. Incominceranno a farlo il 24 ottobre con le prime arringhe. Entro Natale la sentenza.

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