Como

Uova contro migranti e senzatetto

Un gesto scellerato che sa tanto di razzismo e intolleranza. La denuncia dell'associazione 'Como Accoglie'

Archivio Ti-Press
1 ottobre 2018
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Se le avessero fatte al tegamino o sode avrebbero evitato di fare una idiozia che sa tanto di razzismo. L'altra sera, attorno alle 22, in via Cesare Battisti, da un'autovettura che viaggiava lentamente, hanno lanciato uova che hanno colpito un giovane migrante che si era coricato sotto il porticato dell’ex chiesa di San Francesco che da mesi è il rifugio notturno di una quarantina di senza tetto, assistiti dai volontari di Como Accoglie, che forniscono sacchi a pelo, coperte, vestiti e cibo. ''Un gesto che mette profonda tristezza. Qualcuno si sente gratificato nel mostrare prepotenza e si accanisce verso chi è più debole e già vive in condizioni di fragilità materiale ed emotiva. Semplicemente una bravata? Forse per chi è inconsapevole e compie gesti di bullismo alla leggera - commentano i volontari - . Non per le persone serie, capaci di riflettere e rifiutare queste azioni, capaci di un poco di empatia per chi viene colpito e si sente oggetto di odio e di scherno mentre già vive situazioni difficili''.

La soluzione ci sarebbe, anche in considerazione del fatto che a Como, tra clochard, migranti e rifugiati, sono oltre cento i senza tetto: utilizzare il campo governativo di via Regina Teodolinda, attuale occupato da una ottantina di migranti. Proposta avanzata da tutte le associazioni, sia cattoliche che laiche, impegnate a favorire l'integrazione dei migranti. Una proposta che il ministero dell'Interno e il Comune entrambi a trazione leghista hanno bocciato: entro fine anno il campo governativo deve essere chiuso.

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