Aveva tentato di depositare dei soldi alla Posta di Chiasso. Quando ha provato a Como, è stato arrestato
Perché mai un turista romeno dovrebbe aprire un conto corrente alle poste di Como, depositando 230mila euro? È quanto si è chiesto l'impiegato delle poste centrali di Como di via Gallio. All'interrogativo hanno risposto gli agenti della Polizia postale e delle comunicazioni di Milano che, ricevuta la telefonata, si sono precipatati a Como dopo aver istruito l'impiegato su cosa fare per trattenere il turista romeno. Turista? Non proprio. In realtà era il presidente dell'Agenzia nazionale dell'amministrazione fiscale della Romania, ricercato nel suo Paese in quanto deve scontare cinque anni di carcere per corruzione, per una vicenda che aveva coinvolto altri personaggi di spicco vicini al governo romeno.
L'uomo, dopo aver inutilmente cercato di aprire un conto corrente alla Posta di Chiasso, aveva optato per Como, nella speranza di riuscire a mettere al sicuro il gruzzolo che è poi stato sequestrato. Mentre l'alto funzionario corrotto, ricercato in quanto nei suoi confronti c'era un ordine di arresto internazionale, è finito al Bassone, carcere di Como, in attesa di essere estradato in Romania.