Confine

Ventenne annega nel lago di Como: stava facendo un selfie

Il giovane, uno studente universitario, ha perso l'equilibrio. Inutile il tentativo di soccorso di un imprenditore che ha assistito alla scena

archivio Ti-Press
3 giugno 2018
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Si è seduta sulla vecchia balaustra di viale Geno a Como, con lo smartphone in mano per scattare un selfie: dopo aver perso l'equilibrio è caduto nel Lario. Non sapendo nuotare è annegato. Così si è consumata la tragedia di ieri attorno a mezzogiorno. La vittima è un 20enne sardo, originario di Sassari, studente universitario a Milano.

Inutili i tentativi di salvarlo da parte di un 30enne imprenditore comasco, che vedendolo annaspare si è gettato in acqua dopo avergli suggerito di stare calmo. Nel frattempo, però, il giovane sardo, fors'anche appesantito dal fatto che era completamente vestito e con le scarpe ai piedi, era già scomparso nelle acque gelide del lago, in un punto dove il fondale scende bruscamente e le acque diventano nerissime. Il corpo del ragazzo è stato recuperato attorno alle 14 dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano: era a sette metri di profondità e a tre metri dalla riva. Non è stato trovato lo smartphone del giovane universitario la cui salma è stata composta presso la camera mortuaria del Sant'Anna a disposizione della magistratura lariana.

Nello stesso l'anno scorso ad agosto è annegato un giovane turco, il giorno di Ferragosto 2015 stessa drammatica sorte per un 14enne.

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