Confine

Chiavenna, la frana risparmia il santuario

Per l'arciprete è stata la Madonna a deviare il percorso della frana che si è staccata ieri. Restano altri mille metri cubi di roccia pericolante

La Repubblica
31 maggio 2018
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''Maria ha salvato il santuario di Gallivaggio dalla frana''. Non ha dubbi don Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna e Prata Camportaccio, dopo che la frana ieri ha deviato il suo percorso. Una enorme frana che ha deviato il suo percorso risparmiando il santuario, dopo che tutti erano convinti che l'avrebbe demolito. Sul versante alto 400 metri restano ancora mille metri cubi di roccia pericolante, per cui la statale 36 che da Chiavenna porta a Campodolcine e a Madesino continua a rimanere chiusa e i problemi per millecinquecento persone non sono terminati.

Resta perciò da considerare quanto affermato dal sacerdote, già rettore del seminario arcivescovile di Como, docente di Teologia spirituale. ''Di certo siamo in presenza di un fatto eccezionale rispetto alle previsioni'' il commento del geologo Guido Merizzi, incaricato dalla Comunità Montana della Valchiavenna, dello studio di messa in sicurezza la frana che da un mese e mezzo sta creando numerosi problemi. ''Per il santuario ci aspettavamo gravi danni, anche un crollo totale'' conclude il geologo. E allora siamo in presenza di un miracolo? ''L'opera umana e la scienza hanno fatto la loro parte e tutti hanno lavorato bene, però, davvero, è avvenuto qualcosa che è inspiegabile - ha detto a ''La Provincia'' di Sondrio don Andrea Caelli -. A detta degli stessi geologi che erano presenti, la frana ha deviato il suo percorso.

Nel momento in cui è partita, la frana è scivolata verso valle e il santuario, a parte dei sassi caduti sul tetto e sul piazzale, non ha riportato alcun grave danno. Per questo dico che per me, credente, c’è una presenza soprannaturale che protegge la valle e che ha protetto il santuario. E per me Maria ha accompagnato questo passaggio. Non voglio alimentare forme devozionali né tantomeno forme pseudo-mistiche. Sarebbe sbagliato. La scienza ci aveva detto che dovevamo prepararci al peggio e questo peggio evitato io lo leggo come la presenza provvidenziale di Dio e come la sua mano che attraverso l’intermediazione di Maria ha protetto il santuario''.

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