Confine

Migranti, in media 35 riammissioni al giorno

Dal bilancio tracciato dalla Questura di Como emerge che la percentuale è diminuita. Così come sono calati gli sbarchi sulle coste italiane

Ti-Press
22 aprile 2018
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La pressione di migranti in transito sulla ‘ramina’, la sbrindellata rete di confine che presenta varchi in cui possono passare anche i furgoni, è confermata dalle riammissioni semplificate che consentono alle Guardie di confine di consegnare alla polizia di frontiera di Ponte Chiasso coloro che in Ticino entrano clandestinamente. Dal 1° aprile 2016 al 31 marzo dello scorso anno le riammissioni erano state 20’190, con una media di oltre 55 al giorno. Nei dodici mesi successivi le riammissioni sono scese a 12’936 pari a 35 al giorno. I dati sono stati forniti dal questore di Como, Giuseppe De Angelis. Come spiegare questo sensibile calo, anche se il problema continua? Il motivo principale è da ricercare nel notevole calo di sbarchi sulle coste italiane, con il conseguente calo di arrivi di migranti a Como. Una conferma arriva anche dal fatto che il centro governativo di via Regina Teodolinda, realizzato per affrontare l’emergenza di due estati fa, attualmente ospita mediamente 200 migranti. Non si esclude che i 200 posti letto liberi possano essere utilizzati nelle ore notturne dalle decine di senzatetto tornati in strada dopo la fine dell’emergenza freddo coordinata dalla Caritas diocesana. In provincia di Como sono calati anche i clandestini. Secondo la stima del questore De Angelis, il 31 marzo scorso erano 4’900 (rispetto ai 7’300 del 2017). Cinquecento le espulsioni, quasi il doppio dei dodici mesi precedenti. Si tratta però di espulsioni virtuali, trattandosi di un decreto firmato dal questore e consegnato al clandestino che non è tornato nel proprio Paese ma è andato altrove. 

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