Confine

Altre vittime sotto la frana?

Il dubbio rimane dopo che due cani molecolari, in momenti differenti, hanno annusato la presenza sotto i massi di esseri umani

Ti-Press/Golay
3 aprile 2018
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È un dubbio angoscioso quello di Oreste Pastore, sindaco di Re: ''Sotto la frana potrebbero esserci altre vittime''. I cani molecolari che domenica pomeriggio dopo che la montagna, sopra Meis è diventa killer, uccidendo i coniugi di Minusio Marco Brignoli e Elena Maria Ausilia Scolari, hanno annusato la presenza, sotto i massi di esseri umani. Un cane dopo l'altro, a distanza di diversi minuti, si sono indirizzati nello stesso punto, che non è quello in cui sono stati ritrovati i corpi dei coniugi ticinesi. ''I due cani potrebbero aver fiutato piccolissime particelle dei corpi dei due ticinesi, delle molecole, ma nessuno, ora come ora, è in grado di escludere che sotto i massi possano esserci altre persone – ragiona a voce alta Oreste Pastore –. In questi giorni ho sentito parecchia gente, fra cui una mia cugina transitata da Meis una manciata di secondi prima della frana, che mi hanno parlato di tantissimi ciclisti e motociclisti. Per questo motivo mi sono messo in contatto con le nostre forze dell'ordine e con la polizia ticinese. Non hanno ricevuto notizie di persone scomparse. E questo è rassicurante. Ma lungo la nostra provinciale spesso ci sono ciclisti e motociclisti tedeschi. Spero altamente di non dover contare altri morti. Non è tollerabile quanto accaduto. Ancora una volta alla mancata sicurezza è stato pagato un prezzo inaccettabile. Che la montagna si sgretola non è una novità. Per cui non voglio sentire storie. I politici la smettano di rimpallarsi le responsabilità, dando la colpa alla burocrazia. Non sono disposto ad accettare quanto si sta verificando per la messa in sicurezza della statale del Lago Maggiore. Servono soluzioni, come chiede la mia gente, come chiedono coloro che utilizzano le nostre strade. Non si può continuare a esporre a rischi migliaia di automobilisti, ciclisti o motociclisti. Non possiamo essere qui a interrogarci sul fatto che possano esserci altre vittime''.

Quando si potrà dare una risposta al dubbio angoscioso? La risposta è condizionata dalla burocrazia. I lavori per la rimozione dei massi inizieranno non prima di venti giorni. Dopo che saranno stanziati da parte della Regione Piemonte 300mila euro. Notizie positive per la Ferrovia Vigezzina Centovalli. Oreste Pastore: ''Entro giovedì, ma forse già domani (oggi, ndr), riprendono i collegamenti internazionali che con la strada chiusa rappresentano una importante opportunità anche per i frontalieri. I binari non sono stati interessati dai massi caduti a valle. Già ieri pomeriggio (giorno di Pasquetta, ndr) sono iniziati i lavori di disgaggio e di rimozione dei sassi precipitati dalla strada lungo il pendio sovrastante la linea ferroviaria''. Nel frattempo il prefetto Iginio Olita ha convocato a Villa Taranto, sede della Prefettura del Verbano-Cusio-Ossola, un incontro al quale parteciperanno il vice presidente della Regione Piemonte Fausta Reschigna, Anas, Amministrazione provinciale, Polizia stradale e gli amministratori della Val Vigezzo, guidati da Oreste Pastore.

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