Confine

Statale 34, le solite promesse non mantenute

(©Ti-Press / Carlo Reguzzi)
16 agosto 2017
|

Acqua gelata sulla statale 34 del Lago Maggiore, strada internazionale di primaria importanza, spesso al centro dell'attenzione a causa di smottamenti e frane. come quella dello scorso mese di marzo a Cannobio, che costò la vita ad un motociclista ticinese, farmacista a Vacallo. Nei giorni scorsi il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato il programma 2016-2020 che, sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture e Anas, prevede investimenti per 23,4 miliardi di euro, di cui oltre 10 miliardi per la messa in sicurezza della strade statali. Ma nessun investimento è stato previsto per i venti chilometri da Ghiffa a Cannobio (Confine di Stato) nonostante che il ministro Graziano Delrio (3 aprile a Torino) incontrando amministratori locali e regionali, aveva parlato di “assoluta priorità e di interveni improcrastinali”. Nel giugno scorso il presidente nazionale dell'Anas, nel corso di un vertice cono Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, aveva definito la messa in sicurezza della statale 34 “un'assoluta priorità per l'Anas”. Affermazioni che avevano alimentato un cauto ottimismo, anche perchè non più tardi di un mese fa la Direzione generale del Ministero delle Insfrastrutture assicurava che, a seguito dell'invio (13 giugno) della documentazione relativa al progetto di massima (spesa prevista 94,5 milioni di euro), “sono in corso gli approfondimenti mediante analisi di costi/benefici degli interventi previsti”. Alla luce dell'esclusione della litoranea occidentale del Verbano dagli investimenti previsti dall'accordo Mit-Anas il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella sembra aver perso la pazienza: «Il tempo delle parole e delle attese è giunto al termine. Alle nostre comunità, che rivendica il sacrosanto diritto di percorrere la statale 34 in sicurezza, servovo atti e risposte concrete che noi sindaci continueremo a chiedere». La vigilia di Ferragosto il sindaco Albertella ha scritto al ministro Delrio, al presidente Chiamparino e all'Anas per ''chiedere, ciascuno per la propria competenza e responsabilità ed in coerenza con quanto annunciato nei giorni scorsi, di attivarsi con urgenza per inserire nel contratto di programma 2016-2020 gli interventi definitivi per la messa in sicurezza dalla statale del Lago Maggiore del tratto da confine di Stato e Ghiffa''. A questo proposito Giandomenica Albertella chiama a raccolta ''forze economiche, sociali e politiche per far pervenire a tutte le Istituzioni la richiesta, forte e coesa, di tutto il territorio, che vogliamo fatti e non parole''. Un accenno di ribellione per rivendicare il diritto alla sicurezza.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔