Economia

Le Borse cinesi chiudono in calo a causa delle incertezze commerciali

Shanghai e Shenzhen registrano perdite significative, influenzate da un indice PMI manifatturiero deludente

31 luglio 2025
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Le Borse cinesi chiudono la seduta in territorio negativo scontando le incertezze sulle questioni commerciali e la diffusione dell'indice PMI manifatturiero di luglio risultato peggiore delle attese: l'indice Composite di Shanghai cede l'1,18%, a 3573,21 punti, mentre quello di Shenzhen perde l'1,39%, a quota 2175,10.

L'attività manifatturiera in Cina accusa a luglio un'altra inattesa frenata a 49,3, ritracciando dai massimi degli ultimi tre mesi di giugno a 49,7, una cifra che gli analisti pensavano potesse essere confermata.

L'indice dei direttori degli acquisti (PMI), diffuso dall'Ufficio nazionale di statistica, resta quindi in fase di contrazione sotto quota 50 e registra la frenata più brusca da gennaio con la produzione in rallentamento (a 50,5 da 51,0 di giugno), mentre sia i nuovi ordini (a 49,4 da 50,2) sia le vendite estere (a 47,1 da 47,7) vedono i minimi degli ultimi tre mesi in scia alla debolezza della domanda dopo i nuovi dazi degli Stati Uniti e i negoziati Pechino-Washington ancora lontani da una conclusione.

Quanto all'attività dei servizi, l'indice PMI non manifatturiero scivola a 50,1 da 50,5 di giugno, attestandosi ai minimi da novembre 2024 e mancando le stime a 50,3: in questo caso, il ciclo espansivo rallenta con le incertezze collegate ai dazi americani di Donald Trump.