Economia

Lagarde avverte sui rischi inflazionistici in caso di chiusura dello Stretto di Hormuz

La presidente della BCE sottolinea le potenziali conseguenze economiche e finanziarie di un conflitto nella regione

23 giugno 2025
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"Non c'è dubbio che certamente nel breve termine, se questo rischio si materializzasse, ci sarebbero conseguenze inflazionistiche". Lo ha detto in merito all'ipotesi di un blocco dello stretto di Hormuz la presidente della Bce Christine Lagarde in audizione al parlamento europeo. "Nel medio-lungo termine, è difficile da valutare" l'effetto, ha spiegato.

"Affronterò la questione da un punto di vista puramente economico. Le potenziali conseguenze, sia economiche che finanziarie, di qualsiasi conflitto rappresentano una minaccia per una crescita stabile ed equilibrata e per il giusto equilibrio che è propizio per gli investitori per investire e per i consumatori per consumare", ha segnalato Lagarde. "Di certo non mancano conflitti di questo tipo al momento. Ciò che è piuttosto spaventoso è che sembra che un conflitto prevalga sull'altro", facendo dimenticare di quello precedente.

"Da un punto di vista economico è ovvio che l'attuale conflitto più recente, a causa delle parti coinvolte e della geografia, potrebbe effettivamente creare una situazione in cui una parte significativa del petrolio e del gas che transitano attraverso lo Stretto di Hormuz potrebbe essere compromesso - ha affermato Lagarde. Se così fosse, avrebbe certamente un impatto sul prezzo del petrolio e del gas, che di per sé, pur essendo uno shock dell'offerta, potrebbe essere tale e di tale intensità e durata da innescare effetti secondari e applicarsi su una base molto più ampia del semplice flusso dei prezzi dell'energia".

"Quindi questo è motivo di preoccupazione, ed è un punto che dobbiamo monitorare con molta attenzione - ha segnalato Lagarde -. Dobbiamo sperare che le parti possano sedersi di nuovo al tavolo e negoziare, e auspicabilmente arrivare a un accordo transattivo".

"Sono lieta che ci troviamo nella posizione economica in cui ci troviamo al momento, ma non c'è dubbio che certamente nel breve termine, se questo rischio si materializzasse, ci sarebbero conseguenze inflazionistiche - ha segnalato Lagarde -. Nel medio-lungo termine, è difficile da valutare. È più ambiguo. Sarà un fattore di aumento dei prezzi, da un lato, di frenata della domanda nella speranza che, per arrivare effettivamente alle conseguenze, sia qualcosa che potremo misurare solo nel corso del tempo".