Supera Singapore e brilla in contesto politico e infrastrutture, ma resta indietro in competitività aziendale
La Svizzera è numero uno al mondo in materia di competitività: la Confederazione guadagna una posizione nella classifica stilata annualmente dall'Institute for Management Development (IMD) di Losanna, superando Singapore, che diventa seconda. È la seconda volta dal 1997 che la repubblica dei 26 cantoni sale sul gradino più alto del podio: la prima era stato nel 2021.
Terza, nella graduatoria 2025, è Hong Kong, quarta la Danimarca e quinti gli Emirati Arabi Uniti. Le prime dieci posizioni vengono completate da Taiwan, Irlanda, Svezia, Qatar e Paesi Bassi. Gli Stati Uniti sono 13esimi, la Cina 16esima, la Germania 19esima, la Francia 32esima e l'Italia 43esima. La classifica delle nazioni prese in considerazione è chiusa da Nigeria (67esima), Namibia (68esima) e Venezuela (69esima).
La Svizzera brilla soprattutto nelle categorie contesto politico e infrastruttura, in cui si classifica prima. Meno bene figura invece nei comparti competitività delle imprese e competitività macroeconomica, in cui si piazza rispettivamente al sesto e al 13esimo rango.
La graduatoria, giunta quest'anno alla 39esima edizione, è frutto della combinazione di centinaia di indicatori. Fra questi figurano dati statistici, come disoccupazione, prodotto interno lordo, spesa statale per sanità e formazione, ma anche apprezzamenti sulla coesione sociale, la corruzione e la globalizzazione.