Economia

Crescita economica svizzera nel primo trimestre 2025 attesa moderata

Gli effetti dei dazi USA non ancora visibili, ma le esportazioni farmaceutiche in forte aumento

14 maggio 2025
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Quando domani verranno pubblicati i dati sulla crescita economica svizzera per il primo trimestre del 2025, è improbabile che gli effetti dei dazi statunitensi si facciano già sentire. Il "Liberation Day", annunciato da Donald Trump il 2 aprile, non è infatti incluso nel trimestre in rassegna.

Da quando il presidente Trump è entrato in carica si è notato comunque un certo scetticismo. Inoltre è improbabile che il franco forte abbia lasciato indenne l'economia nazionale. Le aspettative per il primo trimestre dell'anno sono quindi piuttosto moderate.

Gli esperti consultati dall'agenzia AWP stimano un prodotto interno lordo (PIL) reale, destagionalizzato e corretto dagli effetti degli eventi sportivi, compreso tra +0,2 e +0,5%. L'economia elvetica è cresciuta dello 0,5% nell'ultimo trimestre del 2024, un dato inferiore rispetto all'intero anno.

Secondo la banca Raiffeisen è probabile che le minacce tariffarie del governo statunitense abbiano comunque un influsso sui dati del primo trimestre. Le esportazioni svizzere negli Stati Uniti sono aumentate del 50% rispetto all'anno precedente. L'industria farmaceutica, minacciata da dazi specifici per il settore, ha esportato negli Stati Uniti il 200% in più a marzo 2025 rispetto all'anno precedente.

"L'impennata delle importazioni statunitensi e delle esportazioni svizzere sarà inevitabilmente seguita da una correzione", osservano gli esperti. Attualmente si può riconoscere una dicotomia nell'economia svizzera, che probabilmente si intensificherà nei prossimi mesi: le aziende orientate al mercato interno stanno beneficiando dei bassi tassi di interesse e della robusta domanda dei consumatori, mentre le aziende esportatrici stanno soffrendo a causa del protezionismo.

Prospettive per l'intero anno

Anche dopo il successo iniziale nei negoziati con la Cina, gli esperti rimangono cauti sull'ulteriore sviluppo per l'anno in corso. Gli economisti di Raiffeisen hanno recentemente abbassato le previsioni del PIL per il 2025 allo 0,9% dal precedente 1,3%. Anche gli esperti di Swiss Life hanno fatto un lieve passo indietro all'1,0%. In una nuova stima per l'anno in corso, anche UBS prevede una crescita dell'1,0%.

Secondo la grande banca, i consumi dovrebbero rivelarsi un pilastro per l'economia quest'anno. Il reddito reale sarà sostenuto dalla bassa inflazione e ciò avrà un effetto positivo sul sentimento dei consumatori. Swiss Life ricorda anche lo "shock del franco" del 2015, quando il forte apprezzamento del franco ha portato a un notevole aumento del potere d'acquisto, che per molti ha sorprendentemente evitato che la Svizzera scivolasse in una recessione.

Rimangono comunque enormi incertezze fino a quando non sarà chiaro cosa accadrà con i dazi dopo la pausa di 90 giorni. "La maggior parte dei danni economici causati dai dazi e dall'aumento dell'incertezza politica deve ancora arrivare", secondo la banca privata basilese J. Safra Sarasin. Numerosi indicatori stanno già mostrando i primi segnali, ma ci vorrà del tempo prima che questo sviluppo si rifletta nei dati concreti. La calma stavolta potrebbe arrivare prima della tempesta.