Economia

La BNS potrebbe aver concluso il ciclo di ribassi dei tassi

Analisti discutono la recente decisione della Banca nazionale svizzera di ridurre il tasso guida.

20 marzo 2025
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La Banca nazionale svizzera (BNS) ha recentemente ridotto il tasso guida dallo 0,50% allo 0,25%, una mossa che potrebbe segnare la fine del ciclo di ribassi del costo del denaro tra le grandi banche centrali, secondo diversi analisti.

Alexander Koch di Raiffeisen sottolinea che, in un contesto di elevata incertezza, la BNS ha deciso di utilizzare il margine di manovra rimanente per garantire che l'inflazione rimanga entro l'obiettivo nel medio termine. Un ulteriore taglio a zero quest'anno è possibile, specialmente se la politica commerciale degli Stati Uniti dovesse influenzare negativamente le prospettive di crescita.

Philipp Merkt di PostFinance osserva che l'abbassamento del tasso guida è una reazione all'incertezza economica globale, ma avverte che la BNS si assume un rischio poiché il margine di manovra in tempi di crisi si riduce.

Claude Maurer di BAK Economics esprime sorpresa per la decisione della BNS, dato che l'inflazione si è sviluppata come previsto e il franco si è indebolito. Tuttavia, la mossa è vista come precauzionale, data l'incertezza della politica economica statunitense.

Thomas Gitzel di VP Bank ritiene che la decisione non sia stata facile, ma necessaria per affrontare le tendenze disinflazionistiche. Se queste persisteranno, un'ulteriore riduzione dei tassi potrebbe avvenire a giugno.

Arthur Jurus di Oddo evidenzia che la disinflazione in Svizzera ha costretto la BNS a ridurre il tasso guida, ma prevede un tasso di interesse dello 0% entro la fine del 2025.

Karsten Junius di Safra Sarasin prevede che i tassi rimarranno stabili e che il franco si apprezzerà leggermente, indicando che la BNS potrebbe essere la prima a completare i tagli.

Philipp Burckhardt di Lombard Odier suggerisce che la BNS aspetterà di vedere se gli sforzi politici in Europa stimoleranno la domanda o se le tensioni commerciali porteranno a un calo della domanda.

Valentino Guggia di Banca Migros non prevede ulteriori tagli quest'anno, poiché la stabilità dei prezzi è garantita e la politica monetaria è già espansiva.

Nadia Gharbi di Pictet afferma che la decisione di non fare una pausa riflette l'aumento dell'incertezza geopolitica e commerciale.

Jenny Voigtländer di Deutsche Bank sottolinea che la BNS ha allentato la politica per offrire maggiore sostegno all'economia elvetica, con la prossima riunione di giugno che sarà cruciale.

GianLuigi Mandruzzato di EFG ritiene che la decisione rifletta l'incertezza sulle prospettive economiche e che la BNS adotterà un approccio dipendente dai dati.

Adrian Prettejohn di Capital Economics suggerisce che il taglio odierno potrebbe essere l'ultimo del ciclo.

Daniel Hartmann di Bantleon ipotizza che la probabilità di un altro taglio sia diminuita, segnando la fine del ciclo di riduzione dei tassi.

Katja Müller di LBBW prevede che i tassi rimarranno invariati quest'anno, con la recente forza dell'euro che potrebbe aiutare la BNS.