Praticamente invariato lo stipendio del ticinese. A Berna alcuni parlamentari si mostrano indignati
Per il 2024 il direttore generale di UBS Sergio Ermotti riceve più o meno lo stesso stipendio dell'anno precedente, quando però aveva lavorato per il colosso bancario solo nove mesi. La busta paga di 14,9 milioni è nettamente inferiore a quella ipotizzata da alcuni ambienti. Ma alcuni parlamentari federali si mostrano indignati.
Nessuno merita uno stipendio così alto, ha dichiarato il presidente dell’Unione sindacale svizzera (Uss) Pierre-Yves Maillard. “È davvero possibile che qualcuno lavori così tanto e così bene da guadagnare in un anno quanto altri guadagnano in una vita intera?”, chiede il ‘senatore’ vodese. “Trovo tali stipendi semplicemente incomprensibili”, ha dichiarato il consigliere nazionale friburghese Gerhard Andrey (Verdi). Da un lato, perché proprio Ubs gode di una garanzia statale de facto; dall’altro, perché tali stipendi non possono essere giustificati sulla base delle prestazioni individuali. “Posso ben immaginare che metteremo un tetto agli stipendi”, ha proseguito Andrey.
Il consigliere nazionale Thomas Stettler (Udc/Ju) respinge l’idea di regole più severe sulla remunerazione nel settore bancario: “È completamente sbagliato se noi interveniamo nel libero mercato”, ha detto. La questione, a suo avviso, è se vogliamo mantenere in Svizzera una banca di importanza internazionale.Gran parte del salario di Ermotti è legato ai risultati e il Ceo di Ubs paga anche “molte tasse e contributi sociali”, afferma Beat Walti (Plr/Zh). Inoltre, gli stipendi dei top manager dell’economia sono già regolamentati. “Credo che la via giusta sia che gli azionisti influenzino attivamente la politica salariale”, prosegue Walti.
La scorsa settimana, il Consiglio degli Stati ha chiesto regole più severe per le banche di importanza sistemica alla luce della fusione d’emergenza tra Credit Suisse e Ubs. La Camera dei Cantoni Stati ha approvato anche una mozione di Jakob Stark (Udc/Tg) che chiede di porre un tetto (dai 3 ai 5 milioni di franchi) alle remunerazioni nel settore bancario. Sulla mozione il Consiglio nazionale si deve ancora esprimere.
Sergio Ermotti nel 2023 aveva assunto la direzione di UBS il primo aprile. Era stato designato Ceo (Chief executive officer, letteralmente dirigente esecutivo principale) per gestire l'integrazione di Credit Suisse. Per i tre trimestri aveva ricevuto 14,4 milioni di franchi. Estrapolando la cifra a un anno, avrebbe guadagnato 19,2 milioni.
Dei 14,9 milioni del 2024, 2,8 milioni costituiscono lo stipendio fisso e 12,1 milioni la parte variabile, indica il rapporto annuale dell'istituto di credito pubblicato oggi. Il bonus per il 2023 aveva raggiunto circa 12,3 milioni. Sempre per l'anno scorso, per l'insieme della direzione la massa salariale raggiunge 143,6 milioni di franchi, contro i 140,3 milioni del 2023.
La maggior parte della remunerazione variabile della direzione è spalmata su più anni, spiega il presidente del consiglio di amministrazione (cda) di UBS Colm Kelleher, citato in un comunicato. "Ciò garantisce che la remunerazione rifletta la performance e l'adeguata propensione al rischio" e che gli interessi dei dipendenti siano allineati con quelli dei clienti.
Lo stesso Kelleher, che è presidente del cda dall'aprile 2022, riceverà 5,5 milioni di franchi per l'anno che termina con l'assemblea generale del prossimo 10 aprile, contro 4,7 per i dodici mesi precedenti. L'intero cda guadagnerà 14 milioni di franchi per il periodo 2024-2025, una cifra inferiore ai 15,2 milioni guadagnati nel 2023-2024.