Economia

CSt: prorogare aliquota speciale IVA settore alberghiero

10 marzo 2025
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L'aliquota speciale dell'IVA per le prestazioni nel settore alberghiero, del 3,8%, va prolungata oltre il 2027. È quanto chiede il Consiglio degli Stati che ha adottato oggi una mozione della "senatrice" Esther Freidli (UDC/SG).

In tutti gli Stati dell'UE, ad eccezione della Danimarca, esiste un tasso ridotto per il settore alberghiero, ha ricordato il relatore commissionale Fabio Regazzi (Centro/TI). Ciò ha senso, considerando che è un'economia d'esportazione: "oltre la metà dei clienti e degli introiti viene dall'estero", ha spiegato il ticinese.

Molti alberghi, è stato sottolineato, sarebbero costretti a trasferire l'aumento sui clienti per compensare i margini ridotti e questo potrebbe comportare, a sua volta, la perdita di molti turisti stranieri, dato che i prezzi in Svizzera sono già elevati.

Nel motivare il suo atto parlamentare, Friedli rammenta che l'aliquota ridotta, introdotta la prima volta nel 1996 e poi prorogata per sei volte (l'ultima nel 2017 fino al 2027), continua a essere di fondamentale importanza per la stabilità del funzionamento economico di questo settore chiave del turismo.

Pur essendo consapevole dell'importanza del turismo in quanto ramo economico di rilievo e del settore alberghiero quale sua chiave, il Consiglio federale ricorda che l'aliquota speciale è stata introdotta nel 1996 come misura temporanea per sostenere il settore a seguito dell'allora calo della domanda nonché dell'onere supplementare dovuto all'introduzione dell'Iva, ha ricordato la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter.

La consigliera federale ha fatto poi notare che, dopo una crisi negli anni Duemila, seguita dall'abolizione del tasso di cambio minimo del franco-euro e un crollo temporaneo durante la pandemia, il numero di pernottamenti ha raggiunto un nuovo record di quasi 42 milioni nel 2023 dall'introduzione dell'aliquota speciale.

La situazione odierna del settore non può più quindi essere paragonata a quella iniziale al momento dell'introduzione dell'aliquota speciale, stando a Keller-Sutter. Un'ulteriore proroga comporterebbe quindi un peggioramento della situazione delle finanze federali, che dovrebbe venire compensato in virtù del meccanismo del freno all'indebitamento.