L'integrazione di Credit Suisse per il colosso bancario fa ulteriori progressi
Nel terzo trimestre di quest'anno Ubs ha generato un utile di 1,43 miliardi di dollari (1,23 miliardi di franchi al cambio attuale), un dato nettamente superiore alle previsioni degli analisti. Continua a fare grandi passi avanti l'integrazione di Credit Suisse.
I ricavi operativi sono cresciuti del 5% a 12,33 miliardi di dollari. Il rapporto costi/utile, che misura il livello di spesa per ogni dollaro guadagnato, è migliorato di 3,5 punti percentuali in tre mesi, raggiungendo l'83,5%, indica un comunicato diramato stamani.
La performance supera ampiamente le previsioni degli analisti consultati dall'agenzia di stampa economico finanziaria Awp, che prevedevano un utile netto di 825 milioni.
Gli utili cumulati dall'inizio dell'anno ammontano ora a 4,32 miliardi di dollari.
Nella sua attività di gestione patrimoniale internazionale, il colosso bancario elvetico ha beneficiato di un afflusso di denaro fresco per un totale di 25 miliardi di dollari: il patrimonio in gestione è aumentato del 15%, raggiungendo circa 6'200 miliardi.
Il programma di risparmio ha consentito di ridurre le spese di circa 800 milioni di dollari.
La banca ha inoltre compiuto ulteriori progressi nell'integrazione di Credit Suisse. Il Ceo di Ubs, Sergio Ermotti, citato nel comunicato, indica che i rischi sono stati limitati e che gli obiettivi di costo ed efficienza sono stati perseguiti in modo "disciplinato".
In ottobre è stata completata la prima fase dell'assorbimento dei conti dei clienti di Credit Suisse in Lussemburgo e a Hong Kong. Singapore e Giappone dovrebbero seguire entro la fine dell'anno, poi sarà la volta della Svizzera nel 2025.