A compromettere la serenità degli svizzeri l'andamento congiunturale generale del Paese e l'evoluzione economica
Gli svizzeri guardano al futuro con una certa apprensione: la fiducia dei consumatori è in calo. Si teme per il posto di lavoro e non si vuole effettuare acquisti più di quelli strettamente necessari.
In agosto l'indicatore generale del clima di fiducia calcolato sulla base di un sondaggio condotto dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) si è attestato a -34,6 punti, in flessione di 2,2 punti rispetto al -32,4 di luglio. Su base annua si registra però un miglioramento di 6 punti e il dato resta superiore alla media 2023-2024, che è di -40.
Se si osservano attentamente i componenti dell'indice si scopre peraltro che la fiducia diminuisce notevolmente in relazione all'andamento congiunturale generale del Paese: concretamente il parametro relativo all'attesa evoluzione economica è sceso (fra un mese e l'altro) da -16,0 a -22,0.
Meno mossi, ma sempre ampiamente negativi risultano essere i sottoindici della situazione finanziaria personale negli ultimi mesi (da -52,3 a -52,6) e di quella dei prossimi mesi (stabile a -31,3). Il momento viene inoltre considerato sempre poco favorevole per grandi acquisti (da -30,0 a -32,3). Sempre nettamente inferiore alla media degli ultimi due anni (che è di 15,2) è ritenuta la sicurezza del posto di lavoro (passata da -23,3 a -21,8).
C'è però anche una crescita ravvisata dai cittadini: è quella relativa ai prezzi, con tutti gli indicatori che presentano valori molto alti. Nel dettaglio, sale il sottoindice relativo all'evoluzione dei prezzi passata (da 139,7 a 140,3) e anche quello delle aspettative concernenti i prossimi 12 mesi (da 96,9 a 97,4), mentre un calo – pur a livelli altissimi – viene rilevato per i pronostici a 5 anni (da 101,8 a 99,0).