Economia

Impact Club: secondo ‘giro’ per l'innovazione sociale e verde

Scade il 23 aprile il bando per i progetti che vogliono partecipare all’incubatore luganese. Ne parliamo con chi lo organizza

18 aprile 2023
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Metti che un gruppo di persone abbia un’idea innovativa, ma che non sia solo l’ennesima trovata per ‘fare i soldi’: un piano che abbia una ricaduta sociale e ambientale positiva sul territorio, per il quale però servono, oltre e prima ancora degli investimenti, le giuste competenze. A chi può rivolgersi, in Ticino? Oggi c’è Impact Hub Ticino, che proprio in queste settimane – la scadenza è il 23 aprile – ha aperto il concorso per la seconda edizione del suo Impact Club: un percorso di incubazione che partirà a luglio e durerà otto mesi, durante i quali i team dei progetti prescelti potranno acquisire gli strumenti necessari per camminare sulle proprie gambe e successivamente raccogliere i fondi necessari al loro sviluppo (tre selezionati per la prima edizione stanno lavorando assieme al team di Impact Hub Ticino per accedere a investimenti e donazioni per circa 400mila franchi da parte del club di investitori, investitrici e filantropi del Club). Il bando non si rivolge al solo Ticino, ma anche al Grigioni italiano con la Mesolcina, la Bregaglia e la zona di Poschiavo. L’idea è quella di ‘seminare’ sempre più anche nelle valli.

Occhi (anche) sulle valli

«I criteri di selezione fondamentali sono essenzialmente tre», ci spiega la responsabile dell’incubatore Catie Burlando: «Una reale motivazione ad avere un impatto sociale e/o ambientale positivo sul territorio della Svizzera italiana; avere già un team di almeno due persone ed essere disposti a investire il proprio tempo nel progetto, in modo da non restare fermi solo all’idea astratta; infine, avere sede nella Svizzera italiana». Le tematiche e gli ambiti d’azione possono essere i più diversi: l’anno scorso, ad esempio, è stato sviluppato un economico ugello per bruciatori ad applicazione universale che riduce significativamente le emissioni degli impianti a biocombustibile, con ricadute notevoli anche per l’impiantistica delle valli più discoste (l’azienda sta per chiudere un importante round di investimento con alcune persone che fanno parte del club, con l’obiettivo di entrare nella fase industriale); ma si è anche sviluppato un servizio non profit di clownterapia a domicilio, estendendo così un servizio normalmente limitato a ospedali e cliniche per portare conforto anche a persone lungodegenti e malati cronici. «I campi di applicazione sono davvero i più svariati, dall’agricoltura e biodiversità all’istruzione, dalla sanità al benessere e all’integrazione sociale, passando per l’energia e l’economia circolare… Non abbiamo particolari preclusioni purché, appunto, ci siano un impatto positivo e una motivazione seria. Questo vale tanto per le attività for profit quanto per quelle non profit, tra le quali peraltro si crea una bella interazione».

Impact Club garantisce l’accompagnamento e la formazione, poi però c’è anche il contatto con gli investitori e investitrici: chi fa parte del club partecipa alla fase di selezione e successivamente segue lo sviluppo di ciascun ‘germoglio’ (erano otto nella scorsa edizione) aumentandone in modo decisivo le chance di successo e quelle di accesso a investimenti e donazioni. Nel frattempo, l’incubatore si offre come ambiente condiviso per imparare, crescere e scambiarsi spunti ed esperienze, ricevendo un accompagnamento individuale e una serie di sei moduli di lavoro e training. Ogni modulo dura dalle tre alle quattro settimane, inizia con un incontro in remoto il giovedì sera e prosegue in presenza durante il fine settimana, tra lavoro in plenaria e in team. L’iniziativa è sostenuta dalla rete di investitrici, investitori e filantropi di Impact Club, dal Fondo pionieristico Migros e dalla Fondazione Mercator Svizzera. Proprio questi attori incoraggiano tra le altre cose il coinvolgimento delle zone montane o comunque più periferiche.

‘Locale e globale’

Impact Hub Ticino, si legge nel comunicato che annuncia il bando, è “una rete locale e globale che lavora sul territorio per creare un ecosistema inclusivo, interculturale e intergenerazionale dove organizzazioni, change-makers e tutte le persone attive nell’innovazione, nell’imprenditoria, nella finanza e filantropia collaborano per sviluppare soluzioni nuove alle sfide più pressanti del nostro tempo”. Oltre a eventi e formazioni, l’Hub mette a disposizione dei ‘meritevoli’ accoglienti spazi di condivisione lavorativa – il cosiddetto coworking – nel centro di Lugano. Il nuovo ciclo del club inizierà il 2 luglio con un ‘ritiro’ di tre giorni in Engadina, dove gli aspiranti imprenditori e imprenditrici selezionati potranno confrontarsi con gli uscenti. Per informazioni e candidature: impactclub.ch.

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