Economia

Catastrofi naturali, danni per 75 miliardi nel primo semestre

Secondo la stima di Swiss Re, la cifra è inferiore sia a quella del 2021, sia alla media degli ultimi dieci anni

Danni da catastrofi, fattura un po’ meno salata
(Keystone)
2 agosto 2022
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Le perdite economiche legate alle catastrofi hanno raggiunto nel primo semestre 75 miliardi di dollari (71 miliardi di franchi) a livello mondiale. La stima è di Swiss Re e la cifra è sia inferiore a quella del 2021 (95 miliardi), sia più contenuta (-7%) della media degli ultimi dieci anni (che è di 80 miliardi).

Le catastrofi naturali hanno causato danni per 72 miliardi (-3% rispetto alla media pluriennale), quelle provocate dall’essere umano 3 miliardi (-55%), spiega la società di riassicurazione. Le perdite assicurate sono state di 38 miliardi (+11%), di cui 35 miliardi di origine naturale (+22%) e 3 miliardi con cause umane (-51%).

"Gli effetti del cambiamento climatico sono evidenti in eventi meteorologici sempre più estremi, come le inondazioni senza precedenti in Australia e Sudafrica", afferma l’esperto di Swiss Re Martin Bertogg, citato nella nota. "Questo conferma la tendenza che abbiamo osservato negli ultimi cinque anni, ovvero che i rischi secondari stanno causando danni assicurati in ogni angolo del pianeta. A differenza degli uragani o dei terremoti, questi rischi sono onnipresenti e aggravati dalla rapida urbanizzazione di aree particolarmente vulnerabili". Data la portata delle devastazioni in tutto il mondo, i pericoli secondari richiedono la stessa valutazione disciplinata del rischio di quelli primari, come gli uragani, aggiunge lo specialista.

"Il cambiamento climatico è uno dei più grandi rischi che la nostra società e l’economia globale stanno affrontando", sostiene da parte sua Jérôme Jean Haegeli, capo economista di Swiss Re, citato nel comunicato. "Con il 75% di tutte le catastrofi naturali ancora non assicurate, vediamo grandi lacune a livello globale, aggravate dall’odierna crisi del costo della vita. In collaborazione con il settore pubblico, il settore assicurativo è fondamentale per rafforzare la resilienza della società ai rischi climatici", conclude lo specialista.

I grandi eventi negativi, locali o mondiali, fanno peraltro giocoforza parte della storia di Swiss Re. Le origini del gruppo vengono infatti messe in relazione con l’incendio che nella notte fra il 10 e l’11 maggio 1861 distrusse due terzi della fiorente città di Glarona. Un disastro anche per le compagnie assicurative che portò nel 1863 alla creazione della Schweizerische Rückversicherungs-Gesellschaft. Quell’entità, spesso abbreviata in Schweizer Rück, è diventata Swiss Re, un colosso con sede a Zurigo oggi attivo a livello mondiale e fra i principali operatori del ramo.

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