Gestione chiusa con una perdita di 78 milioni di franchi. Complice però la rifusione ai soci (per 111 milioni) delle riserve
Complice il rimborso delle riserve agli affiliati nella misura di 111 milioni, Groupe Mutuel ha chiuso il 2021 con una perdita di 78 milioni di franchi. L’assicuratore malattia afferma di aver in tal modo mantenuto fede alle promesse. "In futuro la nostra politica di rimborso dipenderà dall’evoluzione dei costi sanitari e dalla situazione dei mercati finanziari", spiega il Ceo Thomas Boyer. All’orizzonte si profila però un forte aumento degli oneri sanitari.
"Occorre una volontà politica più forte per adottare provvedimenti maggiormente efficaci, per esempio in relazione al prezzo dei farmaci o alla pianificazione ospedaliera", osserva Boyer. "Il finanziamento delle cure ambulatoriali, in discussione in sede parlamentare federale da più di dieci anni, dimostra la difficoltà cronica del mondo politico di riformare il sistema", aggiunge il manager.
A livello di numero di assicurati nell’assicurazione di base (946’500) il 2021 si è rivelato stabile. Anche il numero complessivo di clienti è rimasto invariato, a più di 1,3 milioni. Le prospettive per il 2022 non sono ancora chiare: "Tuttavia, una cosa sembra certa: dato che i costi sanitari sono molto – troppo – aumentati nel 2021, un rincaro dei premi, necessari per coprire i costi, sembra purtroppo inevitabile", fa sapere la società.
Groupe Mutuel è nato nel 1993, ma le sue origini risalgono a un secolo prima, con la fondazione, nel 1890, della prima cellula dell’odierno gruppo, la Fédération valaisanne des Sociétés de Secours Mutuels. Oggi la società ha sede a Martigny (Vs) ed è al terzo posto in Svizzera nel campo dell’assicurazione malattia.