Economia

Farina, carne, frutta e verdura: con la guerra, spesa più cara

Lo indica uno studio dell’italiana Coldiretti: i rincari maggiori da olio di semi e farina. È un effetto a cascata

Se scarseggia la farina...
(Keystone)
1 maggio 2022
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Farina, carne, frutta e verdura: black list della Coldiretti per quanto riguarda gli aumenti sullo scaffale.

Dal +63,5% dell’olio di semi che sta diventando introvabile al +8,4% del pane, il caroenergia alimentato dalla guerra contagia i prezzi nel carrello della spesa dei cittadini di tutta Europa, con aumenti che colpiscono duramente le imprese e le tavole dei consumatori. È quanto riporta l’agenzia Adnkronos citando uno studio della Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, che ha stilato una black list degli aumenti sullo scaffale sulla base delle rilevazioni sull’inflazione ad aprile 2022.

Olio di semi e farina i beni col maggior rincaro

Se i prezzi di cibi e bevande sono aumentati in media del 6,3%, in cima alla classifica dei rincari ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente del conflitto in Ucraina che è uno dei principali produttori e ha dovuto interrompere le spedizioni a causa della guerra, mentre al secondo posto c’è la farina, con i prezzi in salita del 17,2% trainati dagli aumenti del grano, e al terzo il burro (+15,7%).

Rincari a doppia cifra anche per la pasta (+14,1%) con la corsa agli acquisti nei supermercati per fare scorte, seguita da carne di pollo (+12,2%) e verdura fresca (+12%). A seguire nella graduatoria dei rincari ci sono frutti di mare con +10,2%, gelati a +9,5%, uova con +9,3%, mentre chiude la classifica il pane, che costa l’8,4% in più rispetto allo scorso anno.

Dinamiche che sono anche il frutto del fatto che la guerra ha modificato la composizione del carrello della spesa segnato da comportamenti emotivi che hanno spinto molti a fare scorta nelle dispense di prodotti, per paura di non trovarli sullo scaffale. Sono infatti aumentati i volumi di acquisto di alcune categorie di prodotti come zucchero, pasta di semola, farina, riso e l’olio di semi ma anche di conserve di verdure, legumi, carne e pesce che garantiscono una più lunga scadenza.

Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne, dove si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.

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