Economia

La crisi ucraina fa volare il franco verso la parità con l’euro

Cresce la richiesta per i beni rifugio: toccati i valori record di gennaio 2015. Euro quotato a 1,01945

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(Ti-Press)
2 marzo 2022
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Brusco rafforzamento del franco svizzero oggi, mentre la guerra in Ucraina spinge gli investitori verso valori rifugio. La notte scorsa. per la prima volta in sette anni, l’euro è sceso sotto la soglia minima di cambio di 1,02 franchi.

Poco prima di mezzogiorno la moneta dell’Ue è scesa a 1,01945 franchi: ieri a metà giornata era a 1,03447 franchi.

Al suo minimo, la moneta unica era addirittura disponibile per 1,01585 franchi. Si tratta non solo del livello più basso di quest’anno, ma anche del più basso dall’abolizione della soglia minima di cambio, da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), nel gennaio 2015.

Gli analisti di Raiffeisen hanno sottolineato che l’invasione della Russia in Ucraina sta aumentando la domanda per valori rifugio, tra i quali rientra il franco svizzero.

Ma secondo gli specialisti di UBS, "i futuri aumenti dei tassi direttori negli Stati Uniti, nell’Ue e nel Regno Unito dovrebbero indebolire il franco nei prossimi mesi".

UBS ritiene che la Federal Reserve (Fed) "inizierà presto ad aumentare i tassi di interesse" e la Banca Centrale Europea (BCE) dovrebbe seguire "più avanti nell’anno". Per quanto riguarda la Banca Nazionale Svizzera (BNS), "è altamente probabile" che seguirà l’esempio.

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