Economia

Chiusura d’anno favorevole per il settore bancario ticinese

Il perdurare delle incertezze legate alle attività transfrontaliere offusca però le prospettive per i prossimi mesi

3 febbraio 2022
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Fine 2021 col segno positivo per il settore bancario ticinese, così come per la piazza bancaria di Zurigo. Tuttavia, la persistente incertezza che circonda le attività transfrontaliere, in particolare con l’Italia, offusca le prospettive per i prossimi mesi. Poco più della metà degli istituti con sede in Ticino ha fatto registrare un trend positivo degli affari negli ultimi mesi, annota l’Ufficio cantonale di statistica nel suo barometro trimestrale, sottolineando che questo indicatore è risultato al 90% a Zurigo contro solo il 25% a Ginevra.

Come nei sondaggi precedenti, nessun istituto ha segnalato un calo della domanda. Tuttavia, rispetto a ottobre, la domanda è diminuita un po’ tra i privati, mentre è aumentata tra le imprese. Per i prossimi tre mesi, la maggior parte delle banche ticinesi prevede un aumento della domanda da parte dei clienti residenti, mentre quella di aziende e clienti con sede all’estero dovrebbe ristagnare. Sebbene gli ottimisti siano ancora in maggioranza, la loro quota è diminuita significativamente negli ultimi tre mesi.

Per Franco Citterio, direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese (Abt), il 2021 sarà stato un buon anno per il settore, come dimostrano i primi risultati pubblicati da diversi istituti. Tuttavia, è importante distinguere tra i diversi tipi di attività. «I servizi legati al territorio cantonale hanno tenuto il passo mantenendo un volume d’affari significativo nonostante la pandemia» – evidenzia il capo dell’organizzazione mantello, sottolineando che «se la Banca nazionale svizzera (Bns) dovesse mantenere il corso monetario degli ultimi anni, i risparmiatori potrebbero dover pagare per compensare i tassi d’interesse negativi».

Nella gestione patrimoniale, gli investitori hanno beneficiato dell’euforia dei mercati azionari, con commissioni sostanziali sia nelle attività di commissione che di trading, sottolinea Citterio, ma avverte che le incertezze che circondano l’accesso al mercato transfrontaliero continuano a offuscare le prospettive del settore.

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