Per il caso del fondo sovrano malese 1Mdb che portò, tra le altre cose, allo scioglimento della Bsi
Bellinzona – Il processo dell’ex Ceo della Falcon Private Bank per riciclaggio di denaro aggravato in relazione allo scandalo del fondo sovrano malese 1Mdb inizierà lunedì, 27 settembre, davanti al Tribunale penale federale (Tpf). È la prima volta che un istituto bancario compare davanti ai giudici di Bellinzona.
Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) accusa l’uomo, che compirà 65 anni in ottobre, di aver trasferito fondi per un totale di 133 milioni di euro a società in Svizzera e all’estero tra gennaio 2012 e febbraio 2016. Ha inoltre trasferito 61 milioni di euro a Khadem Al Qubaisi, allora presidente del Consiglio di amministrazione della banca ed ex amministratore delegato del fondo sovrano di Abu Dhabi, principale azionista della Falcon Bank.
L’uomo d’affari emiratino avrebbe usato questi soldi per comprare auto di lusso ed edifici, tra le altre cose. Egli è considerato dall’Mpc come coautore dell’appropriazione indebita ed è oggetto di una procedura separata. Il sequestro della sua collezione di auto nel 2018 a Ginevra aveva suscitato grande scalpore.
La banca è accusata di non avere assicurato la separazione delle funzioni e una Compliance indipendente, come neppure un monitoraggio efficace delle relazioni commerciali a rischio, di non avere evitato conflitti di interessi e non avere mantenuto un sistema di controllo efficace e indipendente. Così facendo ha consentito all’ex Ceo di compiere le azioni di riciclaggio contestategli.
L’atto d’accusa dell’Mpc descrive in dettaglio le operazioni effettuate dal Ceo di Falcon Bank per riciclare le somme provenienti dal fondo sovrano malese 1Mdb. Secondo i procedimenti condotti dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) nel 2016, un totale di 3,8 miliardi di dollari legati a 1Mdb è passato attraverso i conti della banca privata, spesso per un breve periodo.
L’Mpc, come la Finma, sottolinea che i dipendenti di Falcon erano allarmati da queste transazioni e dalle relazioni con individui politicamente esposti, in particolare con Jho Low, che ha rapidamente accumulato una fortuna di 135 milioni di dollari. Il “ragazzo d’oro malese” ha trasferito 1,2 miliardi di dollari sui suoi conti presso la banca. L’accusato ha ignorato gli avvertimenti dei suoi subordinati e ha approvato gli ordini, afferma l’Mpc nell’atto d’accusa. Dal fondo 1Mdb sarebbero stati sottratti diversi miliardi di dollari a beneficio dei suoi direttori, uomini d’affari vicini al governo malese e funzionari emiratini.
La Finma ha richiesto chiarimenti a diverse banche svizzere in relazione al caso 1Mdb. Oltre alla Falcon Private Bank, altre cinque banche sono state oggetto di procedimenti. Falcon e la Banca della Svizzera italiana (Bsi) hanno cessato le attività a seguito dello scandalo.
Il processo durerà tutta la settimana. Inizialmente era in programma a marzo, ma è stato posticipato per un’urgenza medica. Il verdetto è annunciato per martedì 5 ottobre.