Il risultato negativo del primo trimestre è imputabile al dissesto di Greensill e Archegos, ma è comunque migliore di quanto previsto.
Come previsto, Credit Suisse ha registrato una perdita netta di 252 milioni di franchi nel primo trimestre del 2021, a fronte di un utile di 1,3 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno.
Tale risultato, imputabile al dissesto di Greensill e Archegos, è comunque migliore delle previsioni degli analisti, interrogati dall'agenzia Awp, che si attendevano una perdita di 722 milioni di franchi.
L'utile ante-imposte del numero due bancario elvetico si è attestato a -757 milioni di franchi, contro un risultato positivo di 1,2 miliardi registrato un anno prima, si legge in una nota odierna.
Ad inizio aprile Credit Suisse aveva annunciato che la disfatta del fondo speculativo americano Archegos si sarebbe tradotta in oneri di 4,4 miliardi di franchi. A causa di questo dissesto, che si aggiunge a quello della società finanziaria britannica Greensill, il risultato netto dell'istituto zurighese è sprofondato nelle cifre rosse.