Il gruppo bancario zurighese che nel 2016 ha inglobato la ex Banca della Svizzera italiana ha realizzato un utile netto di 115 milioni di franchi
Risultati in crescita nel 2020 per EFG International: il gruppo bancario zurighese che cinque anni or sono ha inglobato la luganese BSI ha realizzato un utile netto di 115 milioni di franchi, il 22% in più dell'anno precedente.
Escludendo diversi fattori straordinari la progressione è stata del 5%, ha indicato oggi l'azienda. Gli afflussi netti di denaro sono saliti del 5,5% a 8,4 miliardi di franchi, il valore più elevato degli ultimi dieci anni. A fine dicembre i patrimoni amministrati ammontavano a 159 miliardi, il 3% in più di dodici mesi prima.
Anche le prospettive sono positive: il Ceo Giorgio Pradelli si aspetta che la tendenze registrate nell'esercizio passato proseguiranno anche quest'anno: l'attività dei clienti nelle prime settimane del 2021 fa ben sperare. Nel frattempo l'impresa continuerà a investire nella crescita e nell'efficienza operativa.
Agli analisti sono piaciuti sia i dati, sia lo sguardo al futuro e dalle tastiere dei computer stamani sono così partiti giudizi ampiamente positivi. L'effetto in borsa non è mancato: il titolo EFG in mattinata è arrivato a guadagnare oltre il 5%, segnando un massimo dell'anno.
EFG International è stata fondata nel 1995 e dal 2005 è quotata alla borsa svizzera. Nel 2016 ha acquisito la BSI (ex Banca della Svizzera italiana), l'istituto luganese nato nel 1873 e travolto - attraverso la sua filiale di Singapore - dalla vicenda di corruzione del fondo sovrano della Malaysia 1MDB. Oggi EFG è presente in 40 località mondiali fra cui sette svizzere, comprese Lugano, Chiasso e Locarno.