Economia

Con il virus aumenta il costo delle abitazioni

Il Ticino è in controtendenza per quanto riguarda gli affitti. Tassi ipotecari stabili durante la seconda ondata

I tassi medi dell'ipoteca a 10 anni si sono attestati tra l'1,04 e l'1,07% (Ti-Press)
5 gennaio 2021
|

-Sul mercato immobiliare il coronavirus ha avuto l'effetto opposto di quanto taluni si aspettassero: lungi dal far crollare i prezzi, la pandemia ha reso l'abitare un bene più prezioso. A livello svizzero sono così aumentati sia gli affitti che il costo degli alloggi in proprietà. Il Ticino è però in contro tendenza, perlomeno in materia di pigioni.

Sull'arco del 2020 il prezzo delle case unifamiliari è salito del 5,6% nella Confederazione, quello degli appartamenti in proprietà del 5,5%, stando agli ultimi dati pubblicati oggi da ImmoScout24, azienda del ramo che, insieme alla società di consulenza IAZI, calcola l'indice Swiss Real Estate Offer Index. Concretamente, un metro quadrato costava a fine dicembre 6682 (casa) o 7474 franchi (appartamento), con progressioni rispettivamente di 356 e 389 franchi.

Mentre i numeri del Covid-19 hanno vissuto alti e bassi, i prezzi degli immobili residenziali si sono mossi in una sola direzione: verso l'alto. "Il 2020 ha dimostrato ancora una volta che i valori solidi diventano più importanti in tempi di incertezza", spiega Martin Waeber, direttore di ImmoScout24, citato un comunicato. "A questo proposito l'abitare e gli immobili sono in cima alla lista delle priorità".

Stando all'esperto l'epidemia ha fatto riflettere molte persone sulla loro situazione abitativa. "Nella maggior parte dei casi con un risultato chiaro: è nato il desiderio di avere più spazio, maggiore superficie abitativa, se possibile in proprietà". I prezzi hanno di conseguenza mostrato una pressione al rialzo: tutto il contrario di quanto temessero alcuni specialisti, che avevano parlato di un possibile crollo del mercato.

Il fenomeno è stato ravvisato anche nel campo delle pigioni, salite dell'1,1% a livello nazionale (si parla chiaramente di alloggi nuovi o nuovamente affittati): per un metro quadrato alla fine dell'anno occorreva sborsare 259 franchi (valore annuale). La crescita è stata in particolare trainata dalla regione del Lemano (+2,5%) e di quella di Zurigo (+1,2%).

Il Ticino presenta per contro una netta flessione, pari al -2,6%: un dato che potrebbe peraltro essere almeno in parte relativizzato, considerando che è frutto di un confronto diretto fra le inserzioni di due date: il 31 dicembre del 2019 e lo stesso momento del 2020. A titolo di confronto, oggi 5 gennaio l'indice è del +0,8% a livello nazionale e del -1,1% a sud della Alpi. Rimane comunque il fatto che il Ticino è l'unica ragione che presenta variazioni negative. I Grigioni sono inseriti nella zona Svizzera orientale, che ha segnato +1,3% nel 2020.

Per quanto riguarda le abitazioni in proprietà non sono invece disponibili dati regionali.

Tassi ipotecari fermi nell'ultimo trimestre

La seconda ondata di coronavirus, a differenza della prima, non ha fatto aumentare i tassi ipotecari che nell'ultimo trimestre del 2020 sono rimasti stabili.

Negli ultimi tre mesi, i tassi dell'ipoteca più diffusa (con la durata di 10 anni) si sono attestati tra l'1,04 e l'1,07%, quindi sempre leggermente al di sopra della soglia psicologicamente importante dell'1%, affermano in un comunicato gli esperti del servizio di confronti internet Comparis nell'ambito del loro tradizionale barometro del settore. Le ipoteche a tasso fisso di cinque e due anni, sono rimaste rispettivamente allo 0,90 e allo 0,86%.

Finora la seconda ondata di coronavirus non ha avuto alcun impatto sul mercato ipotecario", osserva Frédéric Papp, esperto di finanze presso Comparis citato nella nota. "Nei prossimi mesi, comunque, si prevede più dinamismo sul mercato dei tassi ipotecari", sottolinea. Questo non ha tanto a che vedere con la pandemia di Covid-19 quanto piuttosto con la politica ipotecaria degli offerenti, che di solito a inizio anno puntano su determinati obiettivi di vendita e di rendimento offrendo tassi d'interesse vantaggiosi. Secondo l'esperto di Comparis, in questo contesto è quindi probabile assistere di nuovo a un inasprimento della concorrenza, a vantaggio di acquirenti e proprietari di immobili.

Comparis sottolinea che ci sono "differenze significative" tra le diverse offerte. Attualmente è possibile ottenere un'ipoteca a tasso fisso di dieci anni a partire dallo 0,61%, ossia lo 0,44% in meno rispetto all'attuale tasso indicativo medio (1,05%).

Su un'ipoteca di oltre 750'000 franchi, si tratta di 3'300 franchi all'anno o più di 30'000 franchi per tutta la durata dell'ipoteca, viene sottolineato. Nel 2021, l'inasprimento della concorrenza dovrebbe portare a un gap tendenzialmente più ampio.

I dati relativi ai tassi d'interesse del Barometro Ipoteche di Comparis si basano sui tassi d'interesse indicativi di oltre 50 istituti di credito, aggiornati quotidianamente e pubblicati nella panoramica dei tassi. Dall'esperienza acquisita finora emerge che, nella maggior parte dei casi, i tassi di interesse delle singole offerte ipotecarie sono inferiori ai tassi ufficiali indicati.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE