Secondo la Commissione municipale per il commercio, nei primi nove mesi dell'anno sono state istituite 38 sedi di multinazionali finanziate dall'estero
Il centro finanziario cinese di Shanghai si conferma una meta gettonata per gli investimenti stranieri, nonostante la recessione globale dovuta alla pandemia di Covid-19. Secondo i dati divulgati ieri dalle autorità locali, gli afflussi di capitale straniero in città sono aumentati del 6,1% su base annua nei primi tre trimestri del 2020, fino a raggiungere i circa 15,52 miliardi di dollari.
Nei primi nove mesi dell'anno, secondo la Commissione municipale per il commercio, a Shanghai sono state istituite 38 sedi regionali di società multinazionali finanziate dall'estero, arrivate in totale a 758, e 14 centri di ricerca e sviluppo (R&S) aperti da soggetti stranieri, che ammontano ormai a 475. Secondo i dati ufficiali, le quasi 60.000 imprese finanziate dall'estero attualmente attive a Shanghai contribuiscono per più di un quarto al Prodotto interno lordo (Pil) della città, a oltre un terzo del gettito fiscale municipale e a circa due terzi del volume di scambi con l'estero.