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Accordo BancaStato-Efg, Cieslakiewicz: ‘Molto soddisfatti’

È evidente la soddisfazione del presidente della Direzione generale della Banca dello Stato. Pradelli, ceo di Efg, non esclude future collaborazioni

Ti-Press
30 settembre 2020
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Un trasferimento, tra patrimoni e crediti, di oltre 1,2 miliardi di franchi che coinvolgerà circa 7’000 clienti: è quanto concordato tra BancaStato ed Efg International, con la seconda che cede alla prima le attività e la clientela del settore retail e commerciale ticinese. «Questa operazione - spiega in conferenza stampa il Presidente della Direzione generale di BancaStato Fabrizio Cieslakiewicz - ci consente di aumentare in poco tempo i volumi commerciali che rappresentano il cuore della nostra attività: parliamo di circa 660 milioni di patrimoni e 580 milioni di crediti». A titolo di paragone, «per quanto riguarda il patrimonio, l’operazione equivale a più della metà della crescita registrata nel 2019, mentre l’entità dei crediti è maggiore alla crescita del 2018. La maggior parte dei crediti è ipotecaria, il 90% degli stabili a garanzia è situato in Ticino, il resto in Svizzera. L’80% è composto da clienti domiciliati in Svizzera, il restante quasi esclusivamente in Italia. L’operazione si concluderà nel primo trimestre del 2021».

I vantaggi per BancaStato

Ma concretamente quali sono i vantaggi per BancaStato in questa operazione? Cieslakiewicz risponde come «avere in così poco tempo un maggiore volume in certi settori che per noi sono redditizi è molto importante, peraltro anche il nostro mandato pubblico ci dice di operare e sostenere l’economia e il risparmio dei ticinesi: questa operazione rientra proprio in questo mandato che ogni cittadino ticinese, che è nostro azionista, ci ha dato». Inoltre, prosegue, «per noi rappresenta anche una bella iniezione di carburante, e riteniamo che a prescindere dagli sviluppi dell’attuale situazione dovuta al coronavirus i benefici potranno manifestarsi nei conti annuali dei prossimi esercizi». La soddisfazione non è dovuta solo al risultato prettamente commerciale dell’operazione, perché «BancaStato ha un ruolo ben preciso in Ticino, e dare una continuità bancaria ai clienti provenienti da Efg international è un’ulteriore dimostrazione di come BancaStato interpreta il suo mandato pubblico. In questo quadro siamo anche molto contenti di aver portato a casa questo accordo senza che fossero sacrificati posti di lavoro, per noi era molto importante e anche per il Consiglio di Stato era una delle condizioni che dovevano essere rispettate. In sette saranno accolti tra le file di BancaStato alle stesse condizioni contrattuali. E l’operazione potrà essere alla base di future operazioni commerciali, in futuro ci potranno essere ulteriori collaborazioni».

Di «soluzione win-win» parla Giorgio Pradelli, ceo di Efg international: «Dal nostro punto di vista ci consente di focalizzarci sul nostro core business, che è il private banking e wealth management. Mentre per la nostra clientela retail questa operazione consente di trovare il miglior partner possibile, e sicuramente questa è anche una operazione di sistema che aiuta a rafforzare la piazza finanziaria ticinese». Inoltre, riprendendo le parole di Cieslakiewicz anche Pradelli conferma come «per noi può essere l’inizio di una collaborazione più ampia che può avere esiti molto positivi per entrambe le parti». L’operazione appena condotta in porto «si inquadra nel piano strategico 2022 presentato più di un anno fa da Efg international, e si focalizza sul rafforzamento del core business, e chiaramente un miglioramento della redditività. Inoltre consente alla Svizzera e al Ticino di ribadire la preminenza della regione nel gruppo internazionale Efg alla vigilia di un periodo dove nell’ambito del private banking prevediamo un consolidamento».

Alle possibilità di future collaborazioni si rivolge anche Franco Polloni, responsabile di Efg per Svizzera e Italia: «Sarà istituito un comitato congiunto per consolidare la partnership commerciale futura tra BancaStato ed Efg. Tra le potenziali aree di collaborazione strategica i fondi di investimento e i servizi bancari di base».

Galeazzi (Commissione controllo mandato pubblico): ‘Bene, ma prudenza sul fronte ipotecario’

«È un’operazione che sicuramente porta dei benefici a BancaStato sul piano finanziario: si parla infatti di un asset di oltre 1,2 miliardi di franchi. Il secondo dato positivo, molto positivo dal punto di vista della nostra commissione, è che non ci saranno licenziamenti», afferma, raggiunto dalla ‘Regione’, il deputato democentrista Tiziano Galeazzi, presidente della commissione del Gran Consiglio di controllo del mandato pubblico di BancaStato. Galeazzi tiene a precisare di esprimersi a titolo personale. «Il fatto che questa operazione permetta di rafforzare il capitale dell’istituto di credito cantonale non può che soddisfare tutti, e non solo gli addetti ai lavori - continua Galeazzi, di professione gestore patrimoniale -. Sul fronte ipotecario bisognerà tuttavia essere prudenti, perché più il volume delle ipoteche aumenta nel portafoglio di una banca, più cresce l'esposizione al rischio dovuto ai tassi, che potrebbero aumentare, e agli ammortamenti, in caso di crisi del mercato immobiliare, ma di certo è un aspetto che BancaStato avrà calcolato. È poi motivo di soddisfazione, ripeto, il fatto che sono esclusi licenziamenti. La piazza finanziaria ticinese sta soffrendo da anni, in particolare dal 2015, quando abbiamo perso il segreto bancario con l’estero. E la notizia che questa operazione non si ripercuoterà sui posti di lavoro è senz’altro una buona notizia”. Il 6 ottobre la commissione di controllo del mandato pubblico si incontrerà con BancaStato. Una riunione, ricorda Galeazzi,  «che era già in agenda e durante la quale discuteremo fra l'altro del rapporto commissionale per il 2019 che ho appena allestito. L'operazione annunciata stamattina non era evidentemente all'ordine del giorno. Dall’incontro di martedì ci attendiamo dai vertici dall’istituto di credito cantonale di apprendere i dettagli dell’acquisizione».

Citterio (Associazione bancaria ticinese)'L'operazione si inserisce in una linea strategica coerente'

Un’acquisizione, osserva il direttore dell’Associazione bancaria ticinese (Abt) Franco Citterio, che «si inserisce comunque in una linea strategica coerente: da una parte c’è BancaStato, che svolge soprattutto attività di retail e di consulenza aziendale; dall’altra c’è Efg, che ha un focus più sulla gestione patrimoniale». Un’operazione, aggiunge Citterio, «che ha quindi un senso dal profilo strategico e che avviene oltretutto fra istituti di credito ticinesi, o con una lunga tradizione di attività bancaria in Ticino se pensiamo al passato di Efg. Tra due istituti, insomma, che conoscono bene il territorio. Posso quindi immaginare che questa operazione accontenti i collaboratori e i clienti di Efg che passeranno a BancaStato, assai specializzata nei settori ipotecario, consulenza aziendale e retail, che significa conti stipendio, conti risparmio, traffico pagamenti, carte di credito». 

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