Economia

La crisi da Covid-19 tocca anche il settore orologiero

Una ditta del Canton Neuchâtel licenzia 30 dipendenti su 157 a causa del calo delle vendite durante la pandemia

Ti-Press
11 giugno 2020
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Taglio occupazionale presso Gilbert Petit-Jean, impresa con sede a Les Brenets (NE) specializzata nel montaggio di meccanismi di orologi: la forte diminuzione delle vendite legata alla crisi del coronavirus costringe la società a licenziare 30 dei 157 dipendenti. Una seconda ondata di riduzione dei posti di lavoro non è peraltro esclusa: a corto termine non vi è una prospettiva di ripresa, ha spiegato Philipe Petit-Jean, direttore dell'azienda familiare neocastellana, alla radio locale RTN. Il ricorso al lavoro ridotto non è sufficiente per far fronte alla situazione.

Il dirigente ha ricordato che il Covid-19 ha causato da metà gennaio un brusco arresto delle vendite di orologi in Asia, in particolare in occasione del Capodanno cinese. Poi da metà marzo i problemi si sono estesi all'Europa, con la chiusura dei negozi in molti Paesi. "Il lavoro per le 100 persone attualmente ancora attive non è garantito per questo autunno", si rammarica Petit-Jean. Le scorte sono elevate e a livello globale la riapertura dei punti vendita avviene solo gradualmente. L'azienda potrebbe quindi vedersi costretta ad operare ulteriori tagli dell'organico all'inizio del 2021, qualora non si verificasse l'auspicata ripresa.

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