Economia

Fiducia dei consumatori calata ai minimi storici

Lo comunica la Seco sottolineando che il livello è inferiore alla crisi finanziaria del 2008/2009

5 maggio 2020
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Dopo aver già pubblicato eccezionalmente già a metà aprile dati provvisori, la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) conferma oggi che in Svizzera il clima di fiducia dei consumatori è calato ai minimi storici il mese scorso sulla scia della crisi scatenata dall'epidemia di coronavirus.

In base ai dati definitivi il clima di fiducia dei consumatori è crollato da -9,4 punti in gennaio a -39,3 punti, arrivando a un livello ben inferiore a quello della crisi economico-finanziaria del periodo 2008/09. La fiducia dei consumatori aveva toccato una quota così bassa soltanto agli inizi degli anni Novanta, nel contesto della crisi immobiliare: allora l'economia svizzera aveva dovuto attraversare una lunga recessione, con un drastico aumento della disoccupazione, ricorda la SECO in un comunicato diffuso oggi.

Il sottoindice relativo alla situazione economica futura si è contratto al punto da toccare la quota record di -78,3 punti (dopo -7,1 punti tre mesi prima). Di conseguenza si sono offuscate anche le aspettative sulla disoccupazione: in un solo trimestre l'indice sulla disoccupazione prevista ha registrato un'impennata mai vista dal 2007, anno del suo primo rilevamento, attestandosi di pochissimo al di sotto del massimo storico raggiunto durante la crisi economico-finanziaria. Anche la sicurezza dei posti di lavoro è calata rispetto ai trimestri precedenti, anche se in maniera più moderata.

Da parte sua il sottoindice sulla propria situazione finanziaria è sceso a -23,6 punti (da -8,0), livello finora raggiunto soltanto all'inizio degli anni Novanta. Non sorprende, quindi, che anche le possibilità di risparmio previste siano valutate molto più negativamente che nei trimestri scorsi. Alla domanda se sia il momento giusto per effettuare grandi acquisti, gli intervistati hanno dato ad aprile una risposta più negativa che mai, tant'è che il sottoindice corrispondente è crollato a -48,0 punti (-8,3 in gennaio).

Ad aprile l'unica nota positiva proviene dalla valutazione della situazione finanziaria passata: prosegue infatti la ripresa in parte già delineatasi nei trimestri precedenti. Il calo dei prezzi al consumo e il leggero aumento degli stipendi nominali rinforzano il potere d'acquisto delle economie domestiche. Per la prima volta da quattro anni il relativo sottoindice ha risalito la china fino a quasi raggiungere la sua media storica (-7,2 punti dopo -14,2 a inizio anno).

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