Economia

 Economiesuisse: 'Risposta giusta del Consiglio federale'

Per Travail.Suisse e Uss invece si tratta di un 'segnale importante'. Syndicom: 'Ok le misure, ma va tutelata la salute dei lavoratori'

Contrari a un coprifuoco (Keystone)
20 marzo 2020
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Quella presentata oggi dal Consiglio federale è la risposta giusta alla drammatica situazione che stanno vivendo molte aziende. È quanto afferma in una nota economiesuisse, che sottolinea come il fatto di non aver annunciato un confinamento generalizzato della popolazione sia importante quanto lo stesso pacchetto di aiuti.

L'organizzazione chiede il sostegno di tutti. "L'economia non deve essere completamente ferma. La Svizzera ha bisogno di un tessuto economico efficiente. Solo allora sarà possibile tornare alla normalità in un breve lasso di tempo, una volta superata la crisi, e sarà possibile garantire posti di lavoro e salari ai dipendenti."

Naturalmente le imprese devono garantire che le necessarie misure di protezione comunicate dalle autorità siano rigorosamente rispettate e attuate, ricorda. Per economiesuisse è infine importante che il governo pianifichi rapidamente un ritorno alla normalità dopo il 19 aprile. "È l'unico modo per ridurre al minimo il rischio di ulteriori danni economici".

Travail.Suisse: attenzione al mantenimento dei posti di lavoro

Il pacchetto di misure annunciato oggi dal Consiglio federale è un "segnale importante" per i lavoratori, secondo Travail.Suisse, che ritiene tuttavia necessarie ulteriori misure a tutela di chi lavora.

La federazione sindacale accoglie positivamente la serie di misure di proposte del governo per contrastare gli effetti negativi della crisi, si legge in una nota. Ora occorre fare tutto il possibile per garantire che i pagamenti vengano effettuati il più rapidamente possibile, aggiunge, chiedendo particolare attenzione al mantenimento dei posti di lavoro.

Sotto il profilo sanitario, Travail.Suisse sottolinea come il luogo di lavoro rappresenti uno maggiori rischi di infezione. Se le raccomandazioni dell'Ufficio federale della sanità (UFSP) non possono essere rispettate e il lavoro non è obbligatorio per le funzioni di base, il posto deve essere immediatamente chiuso per proteggere la salute dei dipendenti e contribuire a contenere la pandemia, raccomanda l'organizzazione, chiedendo un'intensificazione dei controlli negli stabilimenti nel corso della prossima settimana.

Syndicom: 'Serve maggior tutela della salute sul posto di lavoro'

Il sindacato syndicom accoglie con favore le decisioni odierne del Consiglio federale, in particolare il sostegno finanziario agli indipendenti attraverso un’indennità giornaliera sfruttando l’indennità per perdita di guadagno. Tuttavia, i sindacati, in quanto parti sociali, devono essere coinvolti nell'attuazione per garantire "un'applicazione uniforme delle misure a favore della tutela della salute sul posto di lavoro".

Il sindacato syndicom si dice anche favorevole alle misure economiche che il Consiglio federale ha varato oggi: "La Confederazione adempie così alla sua responsabilità e offre una mano a coloro che dipendono da un'attività lucrativa e che si trovano ad affrontare le sfide esistenziali generate dal coronavirus". 

"Gli occupati che garantiscono ogni giorno il nostro approvvigionamento di base anche nei settori logistica, telecomunicazioni e It, infrastrutture di rete nonché media e comunicazione devono essere sufficientemente protetti – scrive syndicom –. Anche l’estensione del recapito dei pacchi, che il Consiglio federale ha deciso oggi, deve avere come elemento prioritario la salute dei collaboratori. La consegna dei pacchi di domenica non deve portare a situazioni di stress e di pericolo per la salute degli occupati. Inoltre, i servizi non possono essere eseguiti da fornitori terzi e la priorità dev’essere assegnata ai beni di prima necessità".

Uss: 'Pacchetto misure d'emergenza è passo importante'

Anche l'Unione sindacale svizzera (Uss) accoglie con favore le nuove misure adottate dalla Confederazione in materia di coronavirus. Per risolvere i problemi della politica del mercato del lavoro, il sindacato chiede tuttavia un'organizzazione di crisi congiunta fra governo e parti sociali.

In una nota diffusa dopo che il Consiglio federale ha comunicato le sue decisioni, l'USS precisa che con l'alleggerimento in materia di lavoro ridotto per i lavoratori con contratto a tempo determinato e per quelli retribuiti a ore e con le misure di sostegno per tutti gli operatori nell'ambito della cultura sono state soddisfatte importanti richieste.

Con queste garanzie di salario si assicura il reddito di molti lavoratori. Il passo successivo è quello di attuare queste decisioni nel modo più rapido e meno burocratico possibile, in modo che il denaro arrivi alla gente al più presto.

Tuttavia, secondo l'Uss, la situazione per i salariati rimane tesa. Giorno dopo giorno emergono nuovi problemi nei singoli settori. Inoltre, le preoccupazioni per la salute e le paure economiche rischiano di degenerare in conflitti.

Per il sindacato è molto positivo che la Confederazione abbia pubblicato opuscoli e check-list. Tuttavia, nella maggior parte dei settori mancano ancora strutture di applicazione efficaci.

L'Uss vede un potenziale di miglioramento anche nella collaborazione con le autorità federali: diversi Cantoni hanno già creato organizzazioni di crisi composte da governo e dalle parti sociali.

Insieme all'Unione svizzera degli imprenditori (USI), l'USS chiede la creazione di strutture simili a livello federale. Secondo il sindacato, qualsiasi azione unilaterale del Consiglio federale su questioni chiave di politica del mercato del lavoro potrebbe avere gravi conseguenze.

 

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