Economia

Oggi la peggior giornata della storia per la Borsa svizzera

L'indice Smi di Zurigo ha chiuso perdendo il 9,64%. Perdite oltre il 10% anche sulle altre principali piazze europee, New York mai così male dal 1987

Tutti i listini in profondo rosso: la Borsa svizzera non è mai andata così male (Foto Keystone)
12 marzo 2020
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La borsa svizzera ha dovuto far fronte oggi al peggiore arretramento della sua storia: in una giornata nerissima per i mercati azionari, trascinati a fondo dalla crisi del coronavirus, Zurigo non ha fatto eccezione. Partita in negativo ha ampliato le perdite nel corso della seduta e ha chiuso con l'indice dei valori guida Smi in flessione del 9,64% a 8270,44 punti e quello allargato Spi in calo del 9,11% a quota 10'144,29 punti.

Occhi puntati sulla Banca centrale europea

Dopo un risveglio tutto in negativo, l'Europa guardava speranzosa alla Banca centrale europea, la cui decisione era attesa per il primo pomeriggio. L'istituto, guidato da Christine Lagarde, ha optato per un innalzamento del Quantitative easing (Qe), annunciando un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro per il 2020.

Lagarde: 'Coronavirus shock economico'

La Bce ha anche tagliato le previsioni di crescita dell'anno a 0,8%, 1,3% nel 2021, lanciando pure una nuova tranche di maxi-prestiti alle banche per fornire "immediato sostegno alla liquidità del sistema finanziario". L'istituto centrale ha nel contempo mantenuto fermi i tassi. Per Lagarde: 'Il coronavirus è un grande shock economico. La vigilanza Bce autorizza le banche a una maggiore flessibilità sul capitale per fronteggiare l'emergenza'.

Affondano anche petrolio e oro

L'annuncio da Francoforte, giunto nel primo pomeriggio, ha provocato un crollo delle Borse in Europa - con l'indice Stoxx 600, che sintetizza l'andamento delle Borse europee sulla base di un paniere che include i principali 600 titoli del Vecchio Continente, è arrivato a perdere il 10,5%, segnando il maggior calo della storia delle Borse europee. Wall Street è stata dal canto suo costretta a interrompere le contrattazioni poco dopo l'apertura e anche petrolio ed oro sono affondati, come pure la criptovaluta bitcoin.

Negli Stati Uniti la Fed annuncia un'operazione da 500 miliardi

La Federal Reserve scende di nuovo in campo e annuncia che condurrà un'asta repo a tre mesi da 500 miliardi di dollari. La banca centrale americana annuncia anche l'ampliamento degli acquisti di titoli di stato. Questi "cambiamenti sono fatti per affrontare le insolite perturbazioni sui mercati in seguito al coronavirus" si legge in una nota.

In Europa bruciati 825 miliardi di euro

La seduta shock delle borse europee ha portato a un crollo dell'indice StoxxEurope600, che raggruppa i principali titoli quotati sui listini del vecchio continente, dell'11,3%, che equivale a 825 miliardi di euro bruciati in una giornata. A Milano, solo nel paniere Ftse Mib dei gruppi maggiori, sono andati persi 68 miliardi di capitalizzazione.

Particolarmente male titoli finanziari e assicurativi

A Zurigo nel listino principale tutti i titoli hanno chiuso in profondo rosso. Particolarmente pesante la situazione per finanziari ed assicurativi: Credit Suisse è stato per tutta la giornata fanalino di coda ed ha chiuso a -16,03%, a 7.38 franchi. Malissimo pure Swiss Re (-15,61%, a 68.86 franchi), Swiss Life Holding (-14,83%, a 337,10 franchi), Zurich Insurance (-13,79%, a 286,90 franchi) ed UBS (-13,20%, a 7,90 franchi).

In rosso tutti, da Novartis a Nestlé, da Abb a Swatch

Il tonfo non ha risparmiato neppure i pesi massimi difensivi: Novartis ha chiuso le contrattazioni a -9,79% (a 69,96 franchi), Roche a -7,62% (274,45 franchi) e Nestlé a -6,24% (a 90,13 franchi), il "miglior risultato" odierno del listino elvetico. Non fanno meglio i titoli più sensibili alla congiuntura: Sika lascia sul terreno l'11,14% a 138,45 franchi, Abb (-12,12% a 15,74 franchi), Geberit (-9,49% a 399,70 franchi), Adecco (-12,91% a 36,50 franchi) e LafargeHolcim (-12,85% a 34,66 franchi). Per concludere, in rosso pure il lusso con Swatch (-12,24% a 169,50 franchi) e Richemont (-13,50% a 50,36 franchi), come pure Swisscom (-7,50% a 466,40 franchi) e Givaudan (-7,93% a 2'681 franchi).

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