Economia

Bsi, possibile ricorso Finma sulla confisca degli utili

Ieri il Tribunale amministrativo federale aveva contestato il calcolo dell'importo 'sequestrato' dall'autorità di supervisione dei mercati finanziari

(archivio TiPress)
4 dicembre 2019
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Valuteremo e se caso presenteremo ricorso: questa la reazione della Finma alla decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF), che ha sconfessato l'autorità di vigilanza dei mercati finanziari in relazione al calcolo dell'utile confiscato a BSI nell'ambito della vicenda del fondo sovrano della Malaysia 1MDB.

"Analizzeremo la sentenza del TAF e poi decideremo se operare un nuovo calcolo o se impugnare il provvedimento presso il Tribunale federale", ha indicato all'agenzia Awp il portavoce della Finma – l'autorità di supervisione dei mercati finanziari svizzeri – Tobias Lux.

Utili comunque superiori alla cifra confiscata

L'addetto stampa osserva comunque che, secondo le stime dello stesso organismo, l'utile lordo generato illegalmente da BSI era di gran lunga superiore all'importo confiscato, pari a 95 milioni di franchi. La Finma aveva infatti già detratto alcuni costi sopportati dall'istituto.

In linea generale - prosegue Lux - va sottolineato che quello delle confische di guadagni è un campo relativamente nuovo. L'autorità di vigilanza dispone di questo strumento solo dal 2009: di conseguenza deve ancora svilupparsi una prassi giudiziaria sul tema. "Questa è la prima decisione del TAF sulla stima di profitti confiscati", spiega Lux.

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