Economia

UniCredit eliminerà ottomila posti di lavoro

La banca italiana diminuirà del 12% il numero dei dipendenti e del 17% quello delle succursali. Il solo settore bancario europeo ha annunciato oltre 52mila esuberi

Il quartier generale milanese di UniCredit (Keystone)
3 dicembre 2019
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Milano – La banca italiana UniCredit taglierà 8mila posti di lavoro e chiuderà 500 filiali entro il 2023. Questa operazione comporterà una diminuzione del 12% del numero dei dipendenti (calcolati in equivalenti a tempo pieno ETP) e un calo del 17% del numero delle succursali in Europa occidentale.

Dal suo arrivo della direzione di UniCredit nell'estate del 2016, il francese Jean-Pierre Mustier ha dato avvio a una profonda riorganizzazione della banca, riducendo l'organico di circa 14mila ETP e chiudendo oltre 900 sportelli.

Visto il difficile contesto economico, caratterizzato in particolare da bassi tassi di interesse e tensioni politiche e commerciali, sono una dozzina le banche europee, tra cui Société Générale, Deutsche Bank e HSBC, che hanno annunciato tagli occupazionali per un totale di oltre 44mila impieghi cancellati dall'inizio dell'anno. Con UniCredit, la cifra sale ora a più di 52mila.

Gli 8mila tagli del personale si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria. L'Italia appare destinata a sostenere la parte più consistente degli esuberi.

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