Economia

Eternit, lo svizzero Schmidheiny a processo in Italia

L'imprenditore alla sbarra per la morte di 392 persone che lavoravano l'amianto nello stabilimento di Casale Monferrato. L'ipotesi: omicidio volontario.

(Keystone)
7 ottobre 2019
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La Procura di Vercelli ha chiesto il rinvio a giudizio per l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny nell'inchiesta Eternit bis. Il procedimento riguarda la morte di 392 persone, provocata secondo le indagini dall'amianto lavorato nello stabilimento di Casale Monferrato (Alessandria). L'ipotesi d'accusa è l'omicidio volontario.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata presentata dai pm vercellesi Francesco Alvino e Roberta Brera e dal pm torinese Gianfranco Colace, che si è occupato del caso Eternit insieme all'allora procuratore aggiunto (ora in pensione) Raffaele Guariniello.

L'inchiesta riguarda i decessi legati a diverse filiali italiane dell'Eternit. La parte del procedimento relativa a Casale Monferrato era stata trasferita da Torino a Vercelli in occasione dell'udienza preliminare.

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