Economia

Impiegabilità, parola d'ordine in banca

La piattaforma www.skillaware.ch per testare le competenze di base in un mondo che cambia dal punto di vista tecnologico e demografico

Il rapporto tra cliente e consulente sta cambiando (Keystone)
5 settembre 2019
|

Sembra una frase fatta, quasi un luogo comume, ma non lo è affatto. La globalizzazione economica e ancora di più il processo di digitalizzazione e automazione dei modi di produrre beni e servizi stanno avendo un impatto molto forte sul mercato del lavoro. In molti settori stanno sparendo determinati mestieri e altri ne stanno emergendo o si imporranno nei prossimi anni. Il settore finanziario, al pari di altri, non sfugge a questa dinamica. Ci si chiede allora quali competenze di base serviranno in futuro? Quali possibilità hanno le impiegate e gli impiegati di banca per sviluppare ulteriormente le proprie competenze?
Una possibile risposta la dà la piattaforma www.skillaware.ch, un’applicazione lanciata da Banche, Associazione svizzera impiegati di banca (Asib) e Società impiegati di commercio (Sic) a livello nazionale e che pone l’accento sull’autovalutazione e sullo sviluppo delle competenze individuali di base nel settore bancario. «L’obiettivo – spiega Natalia Ferrara, responsabile di Asib Ticino – è quella di mantenere la competitività e l’impiegabilità dei collaboratori sul mercato del lavoro». Non si punta, quindi, sulla formazione specialistica ma su quella di base. «In pratica la piattaforma permette di riflettere sulle proprie competenze e, nell’attuale fase di cambiamenti tecnologici, economici e demografici, sostiene i collaboratori nel loro percorso di sviluppo e perfezionamento professionale», aggiunge Natalia Ferrara la quale precisa che è possibile fare l’autovalutazione online in modo anonimo.
Per quanto riguarda l’attività di Asib in Ticino, Ferrara ha ricordato che le ristrutturazioni nel settore bancario non sono terminate. L’occupazione è in calo (300 posti di lavoro persi in media ogni anno da ormai parecchi anni, ndr) e l’attenzione del mondo politico svizzero verso il Ticino è a dir poco latitante. «Basta vedere le diverse reazioni che ci sono state tra il caso dei dati inviati alla Francia e le pressioni delle autorità italiane di inizio anno», aggiunge Natalia Ferrara. «All’Asib preme innanzitutto la tutela degli impiegati che rischiano un procedimenti penale all’estero senza colpa», precisa. Infine, l’anno scorso sono stati 250 i casi gravi – tutti risolti in via bonale – di cui si è occupata Asib Ticino.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE