Economia

Borsa svizzera, segno più nel primo giorno senza equivalenza con Ue

Il mercato sostenuto dalla distensione Usa-Cina sui dazi e dall'accordo Russia-Arabia Saudita sul greggio

Ti-Press
1 luglio 2019
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La borsa svizzera ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo, con l'indice SMI dei titoli guida che ha fatto segnare una progressione dello 0,72 per cento a 9'970,00 punti, mentre l'indice complessivo SPI è salito dello 0,67 per cento a quota 12'057,62.

I mercati sono stati sostenuti dal clima di distensione venutosi a creare tra Usa e Cina dopo la rinuncia a nuovi dazi punitivi da parte americana ai danni di Pechino. Ha inciso anche la decisione di Russia e Arabia Saudita di estendere l'accordo che limita l'estrazione del greggio.

Da oggi la piazza svizzera opera peraltro in condizioni nuove dopo la decisione dell'Unione europea di non prolungare il principio dell'equivalenza borsistica e la contromossa elvetica di vietare la negoziazione di titoli svizzeri sulle piazze europee.

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