Economia

Un sogno diventato realtà: ipoteche a tasso negativo

Un primo caso in Svizzera interna. Per gli esperti la probabilità che i tassi ipotecari aumentino è praticamente pari a zero, mentre è quasi sicuro che scenderanno ancora

Attualmente un buon debitore può ottenere lo 0,7% a 10 anni (Ti-Press)
1 luglio 2019
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Tasso ipotecario negativo in Svizzera, con il creditore che paga il cliente per avere il privilegio di potergli prestare dei soldi: quella che fino a poco tempo fa poteva sembrare un'assurdità economica è effettivamente diventata una realtà, ha riferito nel fine settimana la Schweiz am Wochenende. Il settimanale illustra il caso - riportato da Adrian Wenger, esperto di VZ Vermögenszentrum - di un'azienda che puntava ad ottenere da una banca un credito ipotecario di oltre 50 milioni di franchi, garantito da un fondo (terreno o immobile). Ad aggiudicarsi il contratto è stata però una cassa pensione, che ha proposto un interesse negativo dello 0,2%. L'istituto di previdenza verserà quindi soldi per poter dare un credito: e non alla Confederazione, che viene considerata un'entità sicura, bensì a un'azienda privata.

Wenger aveva già affermato nel 2015 che non erano da escludere interessi negativi nel comparto dei mutui. Ora ci si chiede se questa novità sia effettivamente destinata ad espandersi: se cioè le famiglie riceveranno regolarmente denaro dalle banche per finanziare la loro casa. Secondo Wenger negli ultimi mesi questo è perlomeno diventato più plausibile: "la probabilità che i tassi ipotecari aumentino è praticamente pari a zero, mentre è quasi sicuro che scenderanno ancora", spiega in dichiarazioni rilasciate alla Schweiz am Wochenende. Gli operatori del mercato si stanno quindi già muovendo per far fronte alla nuova sfida: ad esempio le banche, che prima preferivano offrire mutui a due o cinque anni, vedono sempre più con favore anche le scadenza lunghe di 10 anni. Singoli istituti propongono adesso addirittura anche 15 anni: segno tangibile del fatto che vedono i tassi tendenzialmente in calo.

In effetti ormai non vi è quasi più nessuno che scommetta su aumenti di tassi da parte della Banca centrale europea e della Federal Reserve americana: al contrario, viene ritenuta in crescita la probabilità di politiche monetarie ancora più espansive di quelle attuali. In Svizzera ci si chiede come reagirà la Banca nazionale. Nel frattempo se alcuni anni fa un'ipoteca a 10 anni all'1% era considerata del tutto sensazionale, oggi sta diventando la nuova normalità, vista la concorrenza fra gli offerenti. E addirittura potrebbe essere stata un cattivo affare, nell'ottica di chi riceve il denaro: attualmente un buon debitore può infatti ottenere lo 0,7%.

Vista la situazione, caratterizzata da tassi sempre più in calo, gli specialisti di VZ Vermögenszentrum sconsigliano attualmente le durate lunghe e puntano sul tasso libor. A questo proposito si aspettano che il limite del tasso zero introdotto dalle banche per premunirsi da un libor negativo non possa in futuro essere mantenuto.

 

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