Economia

Esportazioni svizzere, la tendenza negativa continua

Il calo si è confermato anche a maggio. Fanno eccezione macchine ed elettronica, strumenti di precisione e ramo orologiero

archivio Ti-Press
20 giugno 2019
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Terzo calo consecutivo delle esportazioni svizzere in maggio: su un mese in termini reali la contrazione è stata dell'1,2%, a 18,89 miliardi di franchi. Lo indica una nota odierna dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD). In aprile erano scese dello 0,6% e in marzo dello 0,5%.

In termini nominali, ossia tenendo conto dell'inflazione, la contrazione dell'export è stata dello 0,5%. Tali dati sono rettificati dagli effetti stagionali.

Il mese di maggio è risultato favorevole per le industrie del gruppo "macchine ed elettronica" (+2,7%), degli strumenti di precisione (+4%) e in particolare del ramo orologiero (+8,9%), secondo i dati dell'AFD.

Il principale settore d'esportazione elvetico, quello dei prodotti chimici e farmaceutici, ha invece registrato un calo del 2,4% a 8,90 miliardi di franchi. La causa primaria è una diminuzione dell'export di medicinali, legata probabilmente ad un cambiamento del modello di distribuzione nel settore farmaceutico.

La tendenza negativa è dovuta principalmente ad una flessione in Europa, che l'aumento in Asia non è stato in grado di compensare. La Cina, con esportazioni per 1,2 miliardi di franchi, ha segnato un record. Stagnazione invece per l'America del Nord (+0,4%).

Per quanto riguarda le importazioni, si è registrato un leggero aumento dello 0,7% (reale) e +0,9% (nominale) a 17,24 miliardi di franchi. A tale incremento hanno contribuito in modo significativo i "prodotti chimici e farmaceutici" (+5,3%) nonché "carta e prodotti delle arti grafiche" (+134 milioni di franchi). Le importazioni di veicoli hanno registrato un leggero aumento (+0,8%), mentre sono in calo bigiotteria e gioielleria (-8,6%). A livello geografico, sorridono l'Europa e l'America del Nord, al contrario dell'Asia (-7,8%).

La bilancia commerciale si è chiusa con un avanzo di 1,65 miliardi. Il commercio estero si sta ancora evolvendo ad un livello alto, indica l'AFD.

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