Economia

Giappone, tra innovazione e tradizione

Il servizio export della Camera di commercio ha presentato il Paese asiatico come un mercato interessante per aziende del Cantone Ticino

Il relatori della giornata
22 maggio 2019
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Nella nuova era denominata “bellissima armonia” (Reiwa), il Giappone rappresenta una nazione stabile e innovativa, pronta ad affrontare le sfide economiche e sociali del futuro. Le Olimpiadi di Tokyo nel 2020 non mancheranno di fornire opportunità anche per le aziende elvetiche, com’è stato sottolineato durante l’Evento-Paese del 21 maggio organizzato dalla Cc-Ti, in collaborazione con i partner Export (Switzerland Global Enterprise, Cippà Trasporti, Credit Suisse, Euler Hermes, PwC e M. Zardi & Co.).

Primo mercato asiatico con il quale la Svizzera ha concluso un accordo di libero scambio bilaterale nel 2009, il Giappone è una nazione che gode di interessanti vantaggi competitivi, ha esordito Valentina Rossi, Responsabile del Servizio Export Cc-Ti. I nostri due Paesi sono inoltre molto similari, scarsi di materie prime ma riconosciuti entrambi per una cultura ricca di precisione e di affidabilità, a cui non manca la qualità dei servizi e dei prodotti.

Stabilità tra le incertezze globali
L’industria manifatturiera sta puntando ad una ripresa della produzione, ha sottolineato Aurélie Barthère, Vicepresident, Multi Asset Investment Management di Credit Suisse, ma le recenti tensioni a livello globale hanno rallentato la situazione finanziaria. I dati mostrano però come vi sia un aumento della forza lavoro e una migliore governance aziendale. La fiducia dei consumatori tende invece a diminuire nonostante le contromisure messe in atto.

Gerontech: super-invecchiamento della popolazione
Numerose le opportunità per le aziende elvetiche soprattutto nei settori Gerontech, Medtech, Agritech, HR Tech e Fintech, come ha sottolineato Naoko Wada, Senior Trade Advisor dello Swiss Business Hub Japan. Una delle sfide maggiori per il Giappone è quella generata dal super-invecchiamento della popolazione. Si stima infatti che entro il 2050 quasi il 40% dei cittadini avrà superato i 65 anni e servono quindi soluzioni per aiutare i residenti anziani nonché migliorare le strutture e le cure a loro fornite. Ecco quindi perché le prospettive per tutto ciò che concerne i settori appena citati – soprattutto nell’ambito del Medtech e Gerontech – rappresentano un interessante mercato di sbocco per le aziende elvetiche.

Naoko Wada ha inoltre voluto rimarcare come sia importante affrontare il Giappone in modo preparato e oculato: studiare il mercato, conoscere il proprio cliente o fornitore e prendere coscienza che il Paese del Sol Levante ha le sue regole sono fattori essenziali per poter approcciare adeguatamente. L’Asia non è infatti un grande unico partner: Cina, Corea del Sud o altre nazioni sono molto differenti nel modo di fare business giapponese e bisogna quindi sapersi adattare alla cultura e ai modi di porsi locali.

Un Paese sofisticato e innovativo
Perché quindi espandere le proprie attività in Giappone? Per Takashi Wada, direttore generale di Jetro Ginevra, il Paese del Sol Levante è innanzitutto un mercato in piena espansione che si situa al terzo rango delle economie mondiali. Una nazione sofisticata e innovativa con infrastrutture adatte per promuovere il business – il Giappone è difatti al 4° posto a livello mondiale –  oltre che ad essere una nazione dove è piacevole soggiornare, dato che tra le prime 10 città al mondo vi sono Osaka e Tokyo.

Parola chiave: pazienza
Infine, Gabriel Haering, CEO di Cerbios-Pharma SA ha fornito un’interessante testimonianza aziendale di un’azienda leader nel campo farmaceutico. In Giappone dal 2003, oggi Cerbios-Pharma è presente nella nazione asiatica con prodotti e servizi con il 12,5% del suo fatturato. È fondamentale conoscere le abitudini utilizzate nel mondo del business: all’arrivo bisogna consegnare il biglietto da visita tenendolo con due mani e fare un inchino. Molto apprezzato dall’interlocutore se il biglietto ha il fronte retro in giapponese. Per Gabriel Haering la parola chiave è “pazienza”: i partner del Sole Levante devono prendere fiducia prima nella persona e in seguito con l’azienda. Non bisogna farsi scoraggiare dagli incontri che possono essere molto lunghi (dovuti anche alle esigenze di traduzione), mantenendo un distacco serio e professionale che viene però allentato durante le cene di lavoro che possono rivelarsi molto distensive. Lavorando bene si creeranno dei buoni rapporti di amicizia e i giapponesi saranno partner fedeli e di lungo termine, ha concluso Haering.

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