Economia

Grane francesi, bonus milionari: atteso al varco il cda di Ubs

Sale l'attesa in vista dell'assemblea degli azionisti della grande banca. Ethos e altri daranno battaglia.

(Keystone)
29 aprile 2019
|

Zurigo – Si stanno ormai accendendo i riflettori su uno dei momenti cardini dell'anno economico, l'assemblea degli azionisti di Ubs, in programma giovedì a Basilea a partire dalle 10.30. Quest'anno a far discutere, più che gli stipendi stratosferici, sarà probabilmente la questione del discarico degli amministratori, dopo il processo perso in Francia.

Tradizionalmente l'appuntamento rappresenta un palcoscenico in cui i piccoli azionisti (ma non solo) possono rendere pubbliche le loro lamentele. A far discutere – è successo per esempio la settimana scorsa presso Credit Suisse – sono per esempio i bonus milionari, elargiti nonostante un corso delle azioni tutt'altro che entusiasmante.

Ethos, fondazione di investimento ginevrina attenta ai principi dell'etica e del buon governo di impresa, ha annunciato che voterà contro il rapporto sulle remunerazioni e lo stesso invita a fare anche la società di consulenza californiana Glass Lewis. Un altro importante consulente, Iss, pur non nascondendo riserve, si è invece espresso per il sì. Il compenso del Ceo Sergio Ermotti – il manager più pagato della Svizzera nel 2018, con 14,1 milioni di franchi: ha guadagnato quanto uno svizzero medio incassa in 181 anni e un ticinese in 211 – non dovrebbe quindi correre pericoli.

Ben più incisivo, per direzione e consiglio di amministrazione, sarebbe il rifiuto degli azionisti di concedere il discarico, vale a dire di mettere i vertici al riparo da azioni di responsabilità per quanto hanno fatto. Un altolà su questo tema non è da escludere: Ethos e Iss raccomandano di non dare il discarico, Glass Lewis è per l'astensione.

La questione è legata al processo che Ubs ha perso in Francia: due mesi or sono la banca è stata condannata in prima istanza da un tribunale di Parigi per riciclaggio e complicità in evasione fiscale a una multa record e al pagamento di danni per 4,5 miliardi di euro.

L'istituto è stato criticato da taluni fra l'altro perché avrebbe rifiutato offerte di accordi extragiudiziali per somme nettamente inferiori:

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE