L'azienda lucernese fa i conti con l'aumento di materie prime e costi salariali. Ma prevede una 'crescita del mercato superiore alla media'.
Il fabbricante lucernese di ascensori e scale mobili Schindler deve fare i conti con l'aumento dei costi salariali e delle materie prime: nel primo trimestre del 2019 l'utile netto del gruppo è calato del 5% a 197 milioni di franchi.
Schindler, per contro, ha registrato una progressione del fatturato del 4,4% (+5,5% in valute locali) a 2,58 miliardi di franchi, indica il gruppo con sede a Ebikon (Lucerna).
Le vendite si situano leggermente al di sopra delle attese degli analisti contattati dall'agenzia finanziaria AWP, mentre l'utile netto è inferiore alle aspettative degli esperti.
Per quanto riguarda il resto dell'esercizio, Schindler prevede una "crescita del mercato superiore alla media". L'aumento delle vendite in valute locali è atteso tra il 4 e 6% e rimane invariato rispetto alle previsioni precedenti. Le aspettative legate all'utile netto saranno invece svelate alla pubblicazione dei dati semestrali.