Economia

Guerra dei dazi sui prodotti statunitensi

Le contromisure chieste dall'Ue ammontano ora a 20 milioni di dollari. La lista verrà pubblicata ufficialmente mercoledì

Ti-Press
12 aprile 2019
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Misure di rappresaglia dell'Ue per 20 miliardi di dollari (grossomodo la medesima somma in franchi) contro i prodotti statunitensi: è il valore della lista indicativa di merci americane che saranno sottoposte a dazi, preparata dalla Commissione europea nella guerra Boeing-Airbus in risposta agli undici miliardi di merci europee che Washington ha annunciato di voler colpire qualche giorno fa. È quanto apprende l'agenzia di stampa italiana Ansa. La lista, trasmessa oggi per esame ai singoli Stati membri, verrà ufficialmente pubblicata mercoledì e sottoposta a consultazione.

Il valore iniziale di contromisure chieste dall'Ue per i danni subiti dagli aiuti di stato concessi da Washington a Boeing nel 2012 era di 12 miliardi di dollari, ma oggi, secondo i calcoli di Bruxelles, questo è salito a 20. Spetta però all'arbitrato del Wto, ricordando fonti Ue, determinare la cifra definitiva di dazi che l'Ue - ma anche gli Usa - ha in base alle regole diritto di imporre. I tempi per la decisione del Wto sull'ammontare dei dazi non sono immediati, e vanno tra luglio e l'autunno, con tempi ancora più lunghi per l'entrata in vigore dai dazi. Quelli Ue sui prodotti Usa potrebbero scattare all'orizzonte del 2020.

La Commissione Ue, secondo quanto prevede la procedura, renderà quindi ufficialmente nota mercoledì prossimo - dopo un esame dai parte dei 28 - la lista, ancora indicativa, di prodotti e settori colpiti dalle nuove tariffe. Questa sarà allora sottoposta a consultazione pubblica dei settori industriali europei e parti interessate, prima di essere adottata in modo definitivo.

"L'Ue - fanno sapere fonti interne - resta aperta per discussioni con gli Usa, purché queste siano senza precondizioni e puntino a un esito equo". A pesare sul piatto dei rapporti commerciali transatlantici, ora entra infatti in gioco anche l'ok dei 28 all'atteso mandato negoziale con Washington per un mini-accordo di libero scambio sui soli beni industriali. Questo, arrivato ieri in via di principio, salvo sorprese sarà formalizzato lunedì, nonostante l'opposizione della Francia. Dopo lo stallo cominciato a gennaio a causa delle pressioni di Parigi sul Consiglio Ue, si tratta di un "passo nella buona direzione", ha sottolineato un portavoce della Commissione Ue, e soprattutto "pienamente in linea con le conclusioni" del vertice di marzo che aveva chiesto una "rapida attuazione" della dichiarazione Juncker-Trump dello scorso luglio. Proprio quella che ha consentito di siglare una tregua per evitare finora i dazi Usa sulle auto Ue.

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