Economia

Stadler Rail si quoterà in Borsa

Il costruttore ferroviario turgoviese nei prossimi mesi intende chiedere di entrare sul listino zurighese nei prossimi mesi

(Foto Keystone)
19 marzo 2019
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Ora è ufficiale, Stadler Rail sbarcherà in borsa: il costruttore ferroviario turgoviese ha annunciato oggi che chiederà di essere quotato sul mercato di Zurigo nei prossimi mesi, a seconda delle condizioni di mercato.

L’ex consigliere nazionale turgoviese Peter Spuhler (Udc) continuerà a rimanere il principale azionista e resterà presidente del Consiglio di amministrazione. Al momento Sphuler detiene, in modo diretto o indiretto, l’80% dell’azienda. L’Ipo (Initial public offering, entrata in borsa) servirà a rafforzare la posizione concorrenziale del gruppo e a sostenerne lo sviluppo futuro. L’annuncio odierno non rappresenta una sorpresa: da mesi circolavano voci sul tema e diverse testate avevano parlato di colloqui in corso con importanti investitori.

Sempre oggi l’impresa – che costruisce treni ad alta velocità, convogli per reti celeri e altri mezzi ferroviari – ha anche comunicato i dati finanziari relativi all’esercizio 2018. Il fatturato si è attestato a 2,0 miliardi di franchi (2,4 miliardi l’anno prima; -16,7%), mentre l’utile operativo a livello Ebitda è stato di 208 milioni (245 nel 2017; -15,1%). Con un portafoglio ordini di 13,2 miliardi di franchi a fine 2018, il gruppo prevede tuttavia di raggiungere nel 2020 un fatturato di 4 miliardi.

Le prospettive di crescita a lungo termine dell’industria ferroviaria, secondo Stadler, sono sostenute da "forti tendenze macroeconomiche", quali "la progressione della popolazione mondiale, l’urbanizzazione, la necessità di mezzi di trasporto sicuri, economici e veloci". Incide anche "la consapevolezza ambientale, che sta portando a una domanda sempre maggiore di trasporto su rotaia".

Azienda con sede a Bussnang (Turgovia), Stadler Rail fa risalire le sue origini allo studio di ingegneria fondato da Ernst Stadler nel 1942 a Zurigo. È stata comprata dall’imprenditore ed ex consigliere nazionale (1999-2012) Peter Spuhler nel 1989 per circa 4,5 milioni di franchi. Allora l’impresa contava 18 dipendenti: oggi l’organico supera le 7000 persone.

"Da quando ho rilevato Stadler siamo riusciti, attraverso un’espansione organica mirata, a realizzare una forte dinamica di crescita, soprattutto a partire dal 2008", ha fatto sapere Sphuler citato nel comunicato aziendale. L’offerta pubblica iniziale "ci aiuterà a rafforzare la posizione di Stadler nei nostri mercati in modo sostenibile". Sul mercato finiranno solo parte delle azioni in mano all’ex parlamentare: l’Ipo non comprende il 10% detenuto dalla fondazione tedesca Rag e il 10% controllato dai dirigenti della società.

Il gruppo, che ha tenuto ieri la sua assemblea generale, ha anche eletto la prima donna nel suo consiglio di amministrazione nella persona di Barbara Egger-Jenzer (PS), direttrice per molti anni del Dipartimento dei lavori pubblici, dei trasporti e dell’energia del Cantone di Berna. Tra i nove membri del Consiglio di amministrazione di Stadler figurano personalità di spicco come Christoph Franz, presidente di Roche ed ex Ceo di Swiss , l’ex presidente della direzione di Sulzer, e poi di Abb, Fred Kindle e l’ex ministro tedesco dell’economia Werner Müller.

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