Economia

Posta, utile in calo di 122 milioni

Il dato su base annua rispetto al 2017 è da ricondurre soprattutto alle difficili condizioni quadro presso PostFinance e alle malversazioni di Autopostale

Keystone
7 marzo 2019
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Un utile in calo di 122 milioni di franchi su base annua, a 405 milioni di franchi. Queste le cifre registrate dalla Posta nel corso del 2018, dovute soprattutto alle difficili condizioni quadro presso PostFinance, come pure alle operazioni di rettifica per i rimborsi effettuati in seguito alle malversazioni presso Autopostale. 

Con 501 milioni di franchi, il risultato d'esercizio registra un calo di 217 milioni rispetto al 2017, in linea con le aspettative della Posta, scrive il gigante giallo in una nota odierna. Grazie alla fase di forte espansione del mercato dei pacchi, PostLogistics ha chiuso il 2018 con un risultato migliore dell'anno precedente, totalizzando 145 milioni di franchi. 

 

PostFinance in difficoltà

Le previsioni della Posta circa le difficili condizioni quadro in cui versa PostFinance hanno trovato conferma, si legge nella nota. Dai 549 milioni dell'anno precedente, il risultato d'esercizio di PostFinance è sceso a 220 milioni. I ricavi d'esercizio sono scesi di 372 milioni di franchi, raggiungendo i 1704 milioni.

Il calo è imputabile principalmente alla mancanza dei 109 milioni di franchi di utili una tantum realizzati grazie a vendite di azioni l'anno precedente e all'arretramento di 155 milioni di proventi da interessi e dividendi, causato dalla situazione attuale del mercato.

PostFinance ha avviato diverse misure tese a porre un freno al calo del risultato. Si orienta strategicamente ancora di più verso la digitalizzazione e crea nuove fonti d'introiti indipendenti dagli interessi. Allo stesso tempo, mediante misure di incremento dell'efficienza, riduce i costi. Questo non è però sufficiente a compensare il calo dei ricavi nelle operazioni su interessi.

Consiglio federale nella giusta direzione

La soppressione del divieto di concedere crediti è quindi il fattore centrale per poter garantire a PostFinance redditività e competitività nel lungo periodo.

L'ex regia federale accoglie quindi con favore la decisione di principio del Consiglio federale di voler abolire il divieto di concedere crediti e ipoteche. Come sottolinea, citato nella nota, Alex Glanzmann, responsabile delle finanze e membro della direzione del gruppo, "si tratta di un fattore importante per il futuro di PostFinance e della Posta e per il finanziamento del servizio universale".

Per un servizio universale solido servono nuovi utili 

Le sfide che il gigante giallo è chiamato ad affrontare non si limitano tuttavia alla sola PostFinance: nuovi approcci e modelli di business sono indispensabili anche per far fronte al calo dei volumi di lettere e alla pressione sui prezzi che affligge in primo luogo il mercato logistico. "La Posta è chiamata ad agire con coraggio, lungimiranza e decisione", aggiunge a tal proposito Glanzmann.

Il core business rimane una colonna portante dell'attività economica della Posta, ma bisogna agire e generare nuovi utili se si vuole garantire anche in futuro un servizio universale autofinanziato e di alta qualità, che è d'interesse per la società.

Autopostale col peso delle malversazioni

AutoPostale ha rimborsato alla Confederazione e ai Cantoni i sussidi indebitamente percepiti. Benché una parte consistente dell'ammontare del rimborso sia stata imputata alle riserve di utile al primo gennaio 2017, i rimborsi gravano anche sul risultato d'esercizio 2018 che è sceso di 77 milioni di franchi, totalizzando un disavanzo di 58 milioni.

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